[Racconti Erotici] La Mamma si fa rasare la Patata e poi... Incesto

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    La Mamma si fa rasare la Patata e poi... Incesto [Racconti Erotici]

    inguine_rasato
    Non sapro’ mai che cosa mi prese quel giorno. Non ero contenta, non mi sentivo bella, mio marito non mi trascurava ma...non mi cercava neanche troppo; i miei figli, Massimo e Diana, sembrava non avessero piu’ bisogno di me; a trentott’anni mi sentivo....vecchia. Svogliatamente mi infilai in bagno. Volevo crogiolarmi nell’acqua calda e non pensare a niente per un po’. Mi spogliai e il mio sguardo cadde sul mio corpo riflesso nello specchio. Non ero poi cosi’ male. La vita ancora snella, i fianchi larghi, un bel culone sodo. MI piaceva andare in bicicletta e mi aiutava a mantenermi in forma. Mi soppesai i seni. Ci volevano due mani per contenerli ed erano ancora belli elastici. Mi sfiorai i capezzoli e senttii un brivido lungo la schiena.
    Guardai giu’, il folto cespuglio di pelo scuro che mi copriva tutto l’inguine, ecco cosa stonava. Passai le dita tra i peli a pettine, tirandoli per vederne la lunghezza.
    Non mi piacevano proprio. Mi ricordai quando da ragazzina avevo solo un ciuffetto di pelo sul pube e un po’ di peluria chiara intorno alla patatina. Ora c’era una foresta! Dovevo scostare il pelo con le mani per vedermi le labbra. Decisamente non mi piaceva. Era ora di tagliarselo. Sembrava che tutto il pelo del mio corpo si fosse concentrato la’. Ne avevo pochissimo sotto le ascelle, che mi rasavo, e le mie gambe erano belle lisce. Invidia delle amiche. Presi la forbice e cominciai a tagliare. Tagliai tutto quello che potevo poi mi guardai allo specchio. Bruttissima, peggio di prima. Avrei dovuto rasarmi. Presi il rasoio di Franco, mio marito, schiuma da barba e specchio e mi sedetti nella vasca in un palmo di acqua tiepida. Mi sentivo eccitata come una ragazzina che faceva una marachella. Mi coprii tutta la fica di schiuma da barba. Non sapevo da dove cominciare. Col rasoio in mano cercavo di guardarmi allo specchio per vedere cosa facevo. KNOCK KNOCK!! Bussarono alla porta:
    “Mamma, ci sei tu?” era Massimo “Dai che devo entrare!! Urgente !!!”
    “ Vieni pure, la porta e’ aperta, io sono nella vasca” avevamo molta confidenza. Non avevo neanche finito di parlare che era gia’ di fronte al water. Messo un po’ di sbieco in modo da coprirsi lo tiro’ fuori e comincio’ ad orinare..
    “Aaahhh, non ce la facevo piu’, sei qui da un’ora...” se lo scrollo’, si rimise a posto e ando’ a lavarsi le mani. Fu allora che mi noto’.
    “....che cosa stai facendo la’ con il rasoio?” Aveva un tono preoccupato. Risi.
    “Niente di speciale, voglio solo cambiare look!”
    “ E cosa ti vuoi radere? Dove ce l’hai la barba?”
    “Dove pensi che ce l’abbia?” ridendo mi indicai l’inguine coperto di schiuma.
    “Sei proprio matta! Stai attenta a non tagliarti...” rise anche lui “....non vorrai andare in giro con la bernarda incerottata. Ridemmo assieme e poi, senza averla pensata mi usci’ di bocca:
    “Massimo...ho bisogno che mi aiuti....!”
    “ Cosaaaa? Perche’ non lo chiedi alla Diana?”
    “ Perche’ non c’e’. Dai, tu ti fai la barba e sai usare questo coso meglio di me...!”
    “Ma mamma.....come faccio a raderti ...li’...!”
    “Allo stesso modo che ti fai la barba. Con attenzione!” Dai, levati le scarpe e vieni qui! Forse e’ meglio se ti levi anche i pantaloni.”
    “Ma guarda un po’ cosa mi tocca fare..!!” mugugnava mentre si spogliava “ radere la bernarda a mia madre...se lo racconto non mi crede nessuno!”
    “Dai..!! E’ la prima volta che ti chiedo di fare qualcosa per me..Aspetta, passami lo sgabelletto.”
    Fece come gli dissi e, rimasto in slip, entro’ anche lui nella vasca. Io mi sedetti sullo sgabello, le gambe aperte, appoggiata con la schiena al muro. Lui si inginocchio’ di fronte a me, il rasoio in una mano, l’altra non sapeva dove metterla. Ero ancora tutta coperta di schiuma e non mi rendevo realmente conto di quello che stavo facendo.
    Lentamente, prima con timidezza, poi con piu’ confidenza, comincio’ a radermi. Concentrato, la lingua tra i denti, senpre piu’ rosso in faccia man mano che la mia fica si presentava, nuda e spalancata ai suoi occhi. Un languore che non provavo da tempo mi invase, un calore fortissimo concentrato nel basso ventre poi un a sensazione di liquefazione...Oddio mi stavo eccittando e ora ero addiritura gocciolante. La sue dita me la toccavano, spingevano, tiravano, un po’ di qua e un po’ di la’, tocchi leggeri che mi facevano fremere. Ancora un po e avrei goduto! Ma si fermo’.
    “Ecco fatto!” disse rimirando la sua opera.
    Presi la doccetta e me la sciacquai.
    “No, guarda qui sotto, c’e’ ancora qualche pelo!” E gli mostrai un quadratino di pelle proprio sopra al buchetto tra le natiche. Mi spinsi ancora piu’ in avanti, allargando ancora un pochino le gambe. I suoi occhi non si staccavano dalla mia fica spalancata, rosa, lucida di umori. Alzai gli occhi su di lui e allora lo vidi, allora mi resi conto di cosa sarebbe successo, allora inconsciamente decisi che avrei goduto di mio figlio.
    Il suo slip era gonfio, teso al massimo e una chiazza umida si allargava al suo apice....Oddio, anche lui era eccitato e, sopratutto si era eccitato per me...sua madre.
    Di nuovo sentii le sue dita, il palmo della mano che mi pressava giusto sul grilletto che non mi ricordavo fosse mai stato tanto sensibile. Sentivo il mio cuore pulsare nel mio clitoride. Afferrai la sua mano, la strinsi forte contro di me, persa in un orgasmo folle che mi faceva spingere ritmicamente i miei lombi contro di lui. Venni col cuore in gola, un urlo di piacere bloccato dalla mancanza d’aria che mi era uscita dai polmoni col primo spasmo, strofinandomi la sua mano sulla fica in fiamme, mugolando fino a che ritrovai la parola. Ansando come dopo una lunga corsa riuscii a dirgli:
    “Grazie tesoro, hai fatto proprio un bel lavoro! E mi hai fatto anche godere, sai...!!”
    Lasciai la sua mano, era completamente impietrito. Allungai le mie mani verso i suoi slip rigonfi e li abbassai. Il suo cazzo, anche lui impietrito, mi sobbalzo’ davanti agli occhi, la cappella tumescente, di un colore quasi porpureo. Lo afferrai dolcemente spingendo la pelle verso l’alto per poi tirarla di nuovo in basso.
    “Mamma......”
    “Zitto caro! Adesso la mamma ti fara’ godere.....shhhhhhh....godi tesoro, fammi vedere come godi anche tu.”
    Con l’altra mano gli raccolsi le palle, dure e piene, aumentando leggermente il ritmo della mano che lo masturbava.....Oddio, stavo masturbando mio figlio. Lo sentii irrigidirsi.
    “Mamma....mammmmm.....aaaa..!!”
    “Si caro.....si...si...dai...siiiiiii.....ecco, si, oh....oohh....siiiiii...!!”
    “Mammmmaaaaaaaa....!!
    Il suo primo fiotto mi colpi’ in pieno viso seguito da altri che posarono sui miei seni, sul mio ventre, dappertutto.
    “ Si, caro, si, godi....hai visto che la mamma ti ha fatto godere.....siii, cosi’, ....tutta...spruzzala tutta...bravo..si.....si!!!
    Accompagnandolo con la mano gli feci spremere le ultime gocce, poi mi abbassai e gli diedi un bacio sulla cappella ed infine mi alzai. Finalmente ci guardammo negli occhi e scoppiammo a ridere, una risata liberatrice che diceva che andava tutto bene che di sicuro non avevo perso il suo amore, il suo rispetto.
    “Sara’ meglio che ci diamo una sciacquata!” dissi.
    “Eh si, mammina.! Mi sembra di averti un po’ imbrattata!” mi diede un leggero bacio sulle labbra. “Grazie...” mi disse “....e’ stato bellissimo!” e mi abbraccio’ fortissimamente. Avrei voluto saltargli adosso e scoparmelo li’, nella vasca, sentire il suo uccello duro entrarmi sin nel piu’ profondo, ma non era questo il momento. A malincuore aprii l’acqua e giocando uno con l’altro, esplorandoci con le mani, baciandoci come fidanzatini, riuscimmo a rimetterci in sesto. Uscendo dalla vasca il suo cazzo duro mi sfioro’ le chiappe dandomi nuovi brividi di desiderio. Mi girai e gli diedi un colpetto con le dita, facendolo oscillare.
    “Piu’ tardi” gli dissi. Ero in ritardo con la cena. La mente ando’ a mio marito. Chissa’ se gli sarebbe piaciuta la mia fica implume e vogliosa, vogliosa come non lo era mai stata.
    La serata passo’ normale, sarebbe stata anche noiosa se non ci fossero state le occhiate complici con Massimo e i fremiti continui che mi dava ogni soffio d’aria sotto il vestito. Non mi ero messa biancheria.
    Per fortuna che Franco non trovo’ niente di interessante in tv e se ne ando’ in camera. Diana stava gia’ dormendo e anche Massimo, malinconicamente, decise di andarsene a letto. Aspettai qualche minuto e lo seguii. Accesi la luce in bagno, chiusi la porta, ma io entrai nella stanza di Massimo. Mi accolse con un sorriso che mi riscaldo’ il cuore. Il resto era anche troppo caldo.
    “Mamm...”
    “Shhhh!!” lo inteuppi facendogli segno di star zitto. “Non volevi mica che ti mandassi a dormire con la voglia!” gli sussurai facendolo stendere e sollevando il lenzuolo. Eccola li’ la mia preda. Era ancora a riposo ma dava gia’ segni di risveglio. Lo accarezzai e lo sentii indurirsi tra le mie mani. Era tutto il giorno che volevo farlo. Abbassai la testa e lo presi tra le labbra. Un mugolio di piacere mi accolse e le sue mani si appoggiarono sulle mie spalle. Con una mano gli accarezzavo e massaggiavo le palle; con l’altra lo tenevo saldo, la pelle tesa in basso per lasciare la sua cappella in preda alla mia bocca famelica. Lo succhiavo avidamente, ogni tanto gli davo un morsetto che lo faceva sussultare. Non avevo tempo per le leccatine. Volevo la sua sborra, subito. Ne avevo bisogno. Succhiavo veloce, con forza, le labbra strette intorno alsuo cazzo duro, la punta arrivava a toccarmi l’ugola. La stretta delle sue mani si fece piu’ forte e con un urlo a stento trasformato in un mugolio mi scarico’ in gola tutto il contenuto delle sue giovani palle. Inghiottii tutto e continuai a succhiare fino a spremerne l’ultima goccia. Poi mi alzai, gli diedi un bacio col suo sapore sulle labbra e uscii.
    “Buona notte caro...sogni d’oro” gli sussurai con un’ultima carezza.
    Andai davvero in bagno stavolta e poi, finalmente, in camera. Ora avevo un grande bisogno di essere scopata.
    “Franco, tesoro...ho una sorpresa per te!!” chiocciai entrando.

    Sdraiato sul letto, con indosso solo i pantaloni del pigiama, Franco abbasso’ il libro che stava leggendo.
    “Che...”
    “Zitto! Chiudi gli occhi e promettimi di non guardare!”
    “Ma cosa....”
    “Franco! Ti prego amore, fai il bravo e chiudi gli occhi. Vedrai che ti piacera’ la sorpresa!”
    Avevo il cuore che mi batteva forte. Si che gli sarebbe piaciuta, ripetevo a me stessa. Una volta gli piaceva leccarmela... ora era solo un po’ che non lo faceva piu’ ed io, in verita’, non glielo avevo mai chiesto. Ora tutto era cambiato, io ero cambiata, lui doveva cambiare con me. Dio ti prego.. gli deve piacere! Con uno sbuffo mi accontento’. Controllando che non aprisse gli occhi, mi levai il vestito. Sotto ero gia’ nuda.
    “Non guardare eh! Ancora un attimo.”
    Salii sul letto mettendomi in piedi sopra di lui, il viso rivolto verso i suoi piedi. Mi accucciai sul suo volto...
    “Ta da...! Sorpresa...!!”
    “Che........ Sonia.....”
    “Ti piace il mio nuovo look?”
    “ Sonia...io..”
    “Non dire niente Franco...!”
    Non disse piu’ niente.
    Le sue mani mi afferrarono e mi abbassarono sulla sua bocca. Incomincio’ a leccarmi con forza, un po’ ruvidamente, ma sii,
    ....gli piaceva..! Dentro il suo pigiama qualcosa si stava muovendo, qualcosa di scuro faceva capolino dall’apertura. Gemetti di piacere ed allungai una mano per accarezzarlo. Gemevo e toccavo, mugolavo e stringevo, godevo e segavo. Ora era tutto dritto e duro. Lo volevo. Ebbi un piccolo orgasmo. Tentai di alzarmi, ma mi teneva forte.
    “Lasciami... adesso ti voglio, voglio scoparti!” Mi mollo’ e io cambiai lato. Tenendolo puntato in alto con la mano, mi ci impalai sopra lentamente. Oddio com’era bello!! Quando lo sentii tutto dentro, levai la mano, cominciai a muovermi, aprii gli occhi e lo guardai. La sua faccia era tutta bagnata dei miei succhi. Nei suoi occhi leggevo piacere, curiosita’, amore e forse, un pizzico di paura. Pensava che fossi diventata matta? Mi abbassai sulle sue labbra, sempre muovendomi sopra di lui e lo baciai. Mi erano sempre piacuiti i suoi baci. Mi ero innamorata dei suoi baci. Mi facevano sciogliere. Anche adesso sentii la tensione calare, l’arrivo del piacere impellente che non si poteva piu’ negare, ritardare. Aumentai il ritmo, ogni volta che la sua cappella arrivava a sfiorarmi l’utero sentivo un forte brivido. Il mio clitoride era continuamente stimolato dalla frizione contro il suo pube. Incomincio’ a mugolare anche lui, la sua bocca sempre contro la mia, le nostre lingue avvinghiate. Ancora un colpetto, ancora uno, ancora......
    “Oooohh... Franco...Franco, godo....vengo amore...vengo...siiiiiiiiiiii...!”
    “Anch’io tesoro.....aaagghhh...vengo,...vengo an.....eccccoooooo...!!
    Lo sentii gonfiarsi dentro di me, tra uno spasmo e l’altro del mio orgasmo e il suo seme caldo riempirmi. Mi accasciai su di lui tremando, baciandolo ancora.
    “Ti amo, ti amo!” sussurravo
    “Ti amo anchio!” rispondeva lui tra le mie labbra.
    Restammo cosi’ qualche secondo e poi mi stesi al suo fianco, la mia testa sul suo petto, le mie dita che giocavano con i suoi peli fradici. Lui mi accarezzava la testa dolcemente.
    “ E’ stato bellissimo Sonia...era tanto che non lo facevamo cosi’....!”
    “Allora ti e’ piaciuta la mia patatina rasata?”
    “Solo a pensarci mi viene voglia di leccartela di nuovo”
    “Adesso e’ tutta piena della tua crema!”
    “Allora e’ ancora piu’ buona!”
    “No, aspetta, non muoverti.....devo dirti una cosa..” Ora o mai piu’!! La mia mano passo’ a titillargli l’uccello addormentato.
    “Sai...oggi pomeriggio...ero in bagno, avevo deciso di rasarmi e....e’ entrato Massimo.......doveva fare pipi’....e allora...”
    “E allora....?”
    “...alllora mi sono fatta aiutare....da lui...!!”
    “Ti sei fatta aiutare da tuo figlio a rasarti la bernarda....!!” si mise a ridere. “Immagino che faccia ha fatto......Massimo...!!”
    “Beh...si, ho dovuto insistere un attimino ma poi mi ha aiutata. Solo che...”
    “Che...dai non farti levare le parole di bocca!”
    “Oddio Franco... non so come dirlo.... avevo la sua mano sulla fichetta che era cosi’ sensibile dopo la rasatura......oddio Franco...sono venuta, .. gli sono venuta in mano..... a mio figlio...!
    L’uccellino addormentato comincio’ a dar segno di risvegliarsi.
    “Ma...ma Sonia come... e lui?”
    “Beh...sai.....lui si e’ un po eccitato.....!”
    “E lo credo....!! Te ne stavi li’ con la fica in mostra e per di piu’ gliel’hai fatta in mano.....!”
    “Lo so tesoro....e’ tutta colpa mia...ma non ho saputo resistere....ero cosi’ eccitata e lui anche.....il mio bambino......!”
    L’uccello era ormai del tutto sveglio e stava sollevando la testa....
    “Oh Franco......, era cosi’ duro,.....non ho resisitito, non ho neanche pensato....gli ho fatto una sega......!” Ora era ben duro nella mia mano e non accennava a smettere di accarezzarmi la testa. Stava andando come avevo pensato.
    “Sonia...tesoro....che cosa hai fatto..! E’ tuo figlio....capisco la situazione ma ...... tuo figlio...!! E lui... come l’ha presa... mi sembrava un po’ strano stasera.”
    “Lui....Massimo era un pochino imbarazzato all’inizio, ma poi....avresti dovuto vedere che spruzzata....!!!” Cominciai a segare il suo uccellone duro. Non credo che ci sia un uomo al mondo capace di arrabbiarsi con te mentre giochi col suo cazzo duro.
    “Sonia.....Sonia...non so che dire, mi sembra una cosa cosi’.. cosi’.. grande..... un peccato mortale.... e tu... cosa senti?
    “Io mi sento in colpa.... ma allo stesso momento mi eccita talmente.... e Massimo.... Massimo non credo che ne soffra, anzi.......” continuavo a segarlo.
    “ Stasera, prima di venire a letto.......” adesso ci voleva una piccola bugia. “... sono andata a dargli la buona notte e lui era li’ che..... se lo menava sotto il lenzuolo. “Massimo...cosa stai facendo?” gli chiesi e lui: “scusa mamma, stavo pensando a te, oggi, e allora...!”
    “Capisci Franco... lui era ancora eccitato, pensava a me mentre.... se lo menava.....e io....io.....ho alzato il lenzulo e.....gli ho fatto...un pompino!!”
    Il suo cazzo diede come una forte pulsazione.
    “ Sonia...!! Ma...ma tu...... e’ incredibile che.....”
    “Oddio Franco.... non ho saputo resistere! Io ... era come se stessi guardando un’altra..... era cosi’ duro e bello.... ho dovuto....!!!” e presi in bocca il suo di cazzo!
    “Ohhhh, Sonia.......Sonia cara.......”
    Succhiavo avidamente, facendomelo entrare in bocca il piu’ possibile. Erano anni che non glielo succhiavo. Mi ero scordata com’era buono!
    Lo sentivo gonfiarsi sempre di piu’ nella mia bocca. La sua mano che continuava ad accarezzarmi la testa, l’altra che si aggrappava al lenzuolo. Vedevo le dita dei suoi piedi contrarsi per il piacere. Presi a massaggiargli le palle, un dito che si intrufolava a cercare il suo buchino.
    “Sonia....ooooohhhh Sonia! Mi stai succhiando l’anima..... non ce...la fa...ccio....... Sonia....vengo.......” mi scarico’ tutto il suo sugo in bocca. Non riuscii ad inghiottirlo tutto e alcune gocce mi colarono dalla bocca. Dopo averlo prosciugato alzai la testa e lo guardai. Lui mi sorrise
    “E allora..dove’e’ la mia tartina farcita alla crema?”
    “Te l’ho tenuta in caldo...” risposi offrendogli la mia fichetta da leccare.
    Aveva funzionato. C’ero riuscita. Ancora un piccolo passo.....
    Me la lecco’ per benino, prima tutt’attorno per poi succhiarsi tutto il suo sugo che ancora colava meschiato ai miei. Ora ero io che gli accarezzavo la testa sussurrandogli incitamenti e piccole sozzerie. Quando sentii l’orgasmo crescere gli dissi quello che veramente volevo.
    “Oooohhh siii, caroo, succhiamela tutta....mi fai venire ..... Franco ...sai..
    prima....mentre scopavamo...oooohooo..... avrei voluto ...... che Massimo.
    .....oooohhhhh...siiiii....che Massimo fosse li’ ...... con noi......!!!” Mi morse il grilletto, l’ultima goccia che mi lancio’ oltre la china.
    “...godooooooo siii, carooooo...... siiiiiiiiiiii!”
    Si risollevo’ e stesosi vicino a me cominciammo a baciarci, i nostri sapori meschiati sulle nostre labbra.
    “Allora....” disse poi lui dolcemente “.... se proprio lo vuoi, dovremmo invitarlo...! Che ne dici?”
    “Ti amo....tanto....!” e ci addormentammo abbracciati.

    Al mattino mi svegliai da sola. Oddio, era tardi! Mi infilai una vestaglietta e corsi di la’. Franco, che tesoro, mi aveva lasciato dormire e preparato lui la colazione per Massimo. Erano gia’ usciti. Diana era in bagno. Lei aveva lezione piu’ tardi. Mi sedetti a bere un po’ di caffe’. Diana entro’ e mi guardo’, gia’ pronta a uscire.
    “ Tutto a posto mamma?”
    “Si tesoro, sono solo un po’ stravolta... mi sono svergliata tardi!”
    “ Per forza sei stravolta! Da come ci avete dato dentro ieri sera.......era un po’ che non lo facevate eh?”
    “Nadia....cosa dici....davvero ci hai sentiti.....?”
    “Mamma.....mi hai svegliata almeno un paio di volte...eri proprio assatanata! E poi ero io che non riuscivo piu’ a dormire. Avete recuperato un po di arretrati eh?”
    “Tesoro...mi dispiace tanto....ma ieri e’...mmmm... successo qualcosa... e io...”
    “Ho capito....hai visto qualcosa che ti ha stimolato la vecchia....bacino, devo andare!”
    “Si cara..... oggi quando torni ti racconto......” Un’altra tessera, del puzzle che prendeva forma nella mia testa, stava per essere collocata. Un brivido di eccitazione mi scese per la schiena. Diana usci’ ed io andai in bagno dove, sdraiata nell’acqua calda e profumata, mi masturbai a lungo rivivendo il giorno prima. Meno male che non dovevo andare a lavorare. Il bello della casalinga e’ che puoi gestirti da sola, ed io ero stata, fino a ieri, una brava donnina di casa. In cosa mi stavo trasformando?

    Il tempo volo’. Nessuno veniva a casa per pranzo ed io mi preparai una deliziosa insalatina. Diana sarebbe arrivata verso le tre e Massimo verso sera. Aveva il pomeriggio sportivo. E Franco non fino a cena, sempre che non succedesse qualcosa. Mio marito e’ ingegnere e nei cantieri, ne succede sempre una. Canticchiando e rimuginando, covando l’eccitazione che ancora mi riscaldava l’inguine, non mi accorsi del tempo che passava.
    “Mamma...sono a casa...!”
    “Se arrivata presto oggi. Non ti aspettavo ancora!”
    “Invece di perdere del tempo con la Silvia, ho pensato di venire a sentire cosa mi racconti. Ci ho pensato tutta la mattina....sono troppo curiosa!!”
    Con mia figlia avevo un rapporto bellissimo, ora volevo renderlo ancora piu’ bello. La invitai a sedersi con me, sul divano. Lei acchiappo’ al volo un’aranciata, calcio’ via le scarpe e si accuccio’ vicino a me, guardandomi con i suoi occhioni scuri, incuriositi. Feci finta di essere imbarazzata mentre nel mio stomaco le farfalline cominciavano a sbattere le loro alucce.
    “Sai...ieri, non so perche’, mi e’ venuta voglia di cambiare, cosi’ improvvisamente......”
    “Normale per noi donne!”
    “... ma io volevo essere piu’....piu’ amata, desiderata....”
    “Cosa ti hapreso? Una crisi mistica di mezz’eta’? Lo sai che ti vogliamo tutti bene...”
    “Diana..non mi interrompere sempre! Le domande dopo! Insomma, in poche parole ho deciso di radermi la micia.....”
    “Davvero?...ti sei rasata la topina...?.Ecco allora perche’ papa’ ti e’ saltato addosso!”
    “Si, il nuovo look gli e’ piaciuto..ma non solo quello..!!”
    “Fammi vedere......!! Dai....non ne ho mai vista una nuda!”
    “Non ne hai avuto abbastanza della tua?”
    “Mamma.....una adulta, voglio dire! Dai, su.....!
    Sorridendo mi alzai in piedi e, un piede sul divano, alzai il vestito.
    “Ta da..!”
    “Mamma......e’ bellissima.....si vede proprio tutto....se fossi un uomo ti scoperei subito!”
    “Diana....cosa dici...!!”
    “Mammina.... adesso capisco papa’! Dopo un po’ che non lo facevate tu gli hai presentato la nuova Bernie e lui....zooom..ti ha zompato! Dai, non fare la timida verginella, tanto lo vedo che sei ancora arrappata....sei tutta bagnata...!!”
    “Diana...tesoro, mi fai arrossire..!! Sai, pensando a ieri non posso fare a meno di eccitarmi un pochino...!”
    “Allora stasera mi porto i tappi per le orecchie, cosi potete sbizzarirvi!”
    “Davvero hai sentito tutto?” Giuro che mi ero dimenticata che la sua stanza e’ adiacente alla nostra.
    “Anche il minimo sospiro....tutte quelle belle paroline che dicevate.... se questo e’ l’effetto della passera implume....quasi quasi.... pensi che piacerebbe a Marco?” Era il suo ragazzo.
    “Marco non dovrebbe neanche vederla figurati....”
    “Mammina.....non posso mica restare vergine tutta la vita... prima o poi dovro’ pure farlo con qualcuno!”
    “Si... con tuo marito...! Ma tu e Marco cosa...”
    “Non ti preoccupare di Marco! A lui lascio solo qualche toccatina, per tenerlo buono. Prima devo trovare quello giusto! Non voglio mica buttarla via. Tu eri vergine quando ti sei sposata?”
    “Certo..tuo padre ci ha provato, ma nisba fino alla fatidica notte!”
    “E prima....non vi imboscavate da qualche parte a fare i porcelli?”
    “Non avevamo mica tutta la liberta’ che avete voi. Andava gia’ bene se riuscivamo a baciarci e a toccarci un po’, sopra i vestiti, sai quante volte che l’ho mandato a casa con i pantaloni bagnati!”
    “Se la faceva addosso?”
    “No, stupidina....capisci....ci toccavamo e lui se ne veniva nelle mutande....e io bagnavo le mie!”
    “Questo lo capisco!...anch’io torno a casa spesso con le mutandine bagnate. E solo uno ne hai avuto? Solo papa’?”
    “No, un paio di uccelli li avevo gia’ visti prima...e toccati anche, ma solo un paio. Allora erano solo ditalini mia cara! E tu?”
    “Se proprio vuoi la verita’, me la devo sfregare almeno due o tre volte al giorno. Stanotte poi.....”
    “Ti sei toccata mentre noi scopavamo?”
    “Toccata? A sentire quello che dicevate? Me la sono sbattuta di brutto!”
    “Mi dispiace tesoro, avevamo perso un po’ la testa. Cercheremo di ....”
    “No, no! Continuate pure! A me sembrava quasi di essere li’ con voi, di godere con voi! E’ stato bellissimo mamma!”
    “Diana, tesoro, tutti questi discorsi mi stanno facendo inzuppare il vestito......”
    “Anch’io ho tutte le mutandine bagnate...”
    “Vieni, andiamo in bagno che ti faccio il servizietto!!”
    “Quale?”
    “Ma non volevi provare a raderti?”
    “Si...ma.... non so....non sara’ che poi mi crescono tutti peli duri e ruvidi?”
    “Ma no! Cosa dici...oggi ci sono un sacco di cremine per mantenere tutto liscio e morbido come il culetto di un neonato.”
    “Va bene allora. Voglio proprio provare.”
    In un minuto eravami in bagno e, spogliateci, la feci sedere sul famoso sgabello, nella vasca. In ginocchio davanti a lei, avevo la sua fichetta tutta spalancata di fronte a me. La mia grondava. Spalmai la schiuma da barba cercando di solleticarle il grillettino che si era subito indurito. Diana non riusciva a stare ferma. Tutte le volte che lo sfioravo, si agitava sullo sgabello. Le rasai prima il pube, poi la peluria sulle labbruzze cercando di pressarle il clidoride. Arrivai al punto dove dovevo appoggiare la mano proprio sul suo bottoncino cosi’ sensibile, per poter raggiungere gli ultimi peletti in basso. La sentii fremere, spingere contro la mia mano incapace di trattenersi era ad un niente dal godere. Ultimo tocco di rasoio. Perfetta. Come se niente fosse mi misi il dito in bocca e........
    “Guarda, guarda cosa c’e’ qui...!!!” ..... lo strofinai leggermente sul suo grillettino. Fu l’ultima goccia.
    “Ma....ma...mammaaaa..!!” Disse tra un grande sospiro e cercando di respirare mentre tremava tutta. Spinsi il dito e lei mi afferro’ il polso per fermarmi.
    “Ma....mammmaaa... mi...stai.......facendo go....de....reeeeee...!!”
    “Godi tesoro, godi pure cara.......godi....” le dissi dolcemente senza togliere il dito. Si dimeno’ ancora un po e poi si calmo’ riprendendo fiato.
    “Mamma, sei matta.... mi hai fatto godere davvero...!!
    “Non ti e’ piaciuto?” Stava cercando di alzarsi.
    “Si, moltissimo.... !! Mamma.!!....Devo fare la pipi’.......!!!”
    “Falla qui allora..!! Tanto siamo nella vasca..!!”
    “Guarda che la faccio davvero!”
    “Dai... che la faccio anchio’’!!”
    “Sii, fammi vedere...Non ho mai visto nessuna farla!”
    “Ecco allora..!!” aprii bene le gambe e lasciai sgorgare un ruscelletto “Dai, falla anche tu!”
    “Mammina...! E’ bellissima! Ecco, la faccio anchio!” e rilascio’ una zampillo paglierino che dalla sua posizione, seduta sullo sgabelletto, mi arrivo’ giusto sulle tette.
    “Ooooo, cara... come e’ calda....”
    “Ooops...scusa mamma...... “
    “Non e’ niente tesoro... da bambina me la facevi sempre addosso quando ti mettevo nella vasca.” Rise, proprio come una bambina.
    “Davvero? Io non mi ricordo niente. Mi hai raccontato di Massimo che te la faceva sempre tutte le volte che gli cambiavi il pannolino...!”
    “Si.. lui cercava di farmela in faccia, ma tu me la facevi addosso appena sentivi l’acqua sotto i piedi..!! Ridemmo ancora.
    Aprii l’acqua per risciacquarci, ma aprii solo la fredda. Fece un salto e mi rovino’ addosso mentre l’acqua bagnava dappertutto.
    “Mamma...E’ fredda...!!” Ci rialzammo, chiusi l’acqua e ci guardammo. Bagnate fradice con i capezzoli induriti, scoppiammo in una risata. Mentre ci asciugavamo le raccontai:
    “Sai, ieri mentre mi rasavo, e’ arrivato Massimo e allora mi sono fatta aiutare da lui.”
    “Da Massimo? E lui lo ha fatto? Deve essere uscito di testa. Lui ha paura delle donne...!!”
    “E qui ti sbagli, tesoro! Massimo mi ha aiutata e, quando mi ha rasato sotto, gli sono venuta sulla mano, proprio come ai fatto tu.”
    “Mamma... ma cosa dici.....hai goduto con Massimo..... e...e..e lui?”
    “Gli e’ venuto durissimo e allora gli ho ricambiato il favore!”
    “Coooosaaaa? Tu....hai....cosa....ma.....ma mamma. E’ tuo figlio!!!”
    “Anche tu sei mia figlia e ti ho appena fatto godere. Sei pentita?”
    “Figurati, mi e’ piaciuto moltissimo.....meglio che farlo da sola. Ma Massimo, lui e’ un ragazzo.....e......”
    “Non hai mai fatto qualche porcheriuola con lui? Da ragazzini... quando si e’ curiosi? Non ti ha mai fatto vedere il pisello duro? E tu non gli hai mai fatto vedere la patatina? Non vi siete mai toccati?
    “Beh...siii, qualche volta...eravamo curiosi e allora....ma lui e’ tuo figlio?”
    “Fratello e sorella..madre e figlio...e’ lo stesso...abbiamo fatto un peccatuccio. Dovevi vedere come era contento!!”
    “Lo credo bene...!! Lo hai fatto venire....anch’io sarei contenta se papa’..”
    “Aaah porcellina.... avresti preferito che fosse tuo padre a raderti la micetta....aaahh..pero’ hai goduto lo stesso...!!
    “Mamma...che c’entra... lui e’ un uomo...tu.... sei la mamma....!”
    “Allora non c’e’ niente di male se mi sono fatta Massimo.....io sono una donna, giusto?”
    “Uffa... hai sempre ragione tu....pero’......non e’ giusto....ecco!!” Mi diede uno sguardo sbarazzino e strafottente...”Allora, adesso tocca a me ricambiarti il favore....” abbasso’ la voce..”sai...non ho mai visto godere una donna.....”
    “Anche se sono tua mamma?”
    “Ancora meglio...cosa c’e’ di piu’ bello che far godere la propria mamma?” Non vedevo l’ora.
    “Vuoi toccarmi il grillettino?” mi sedetti sul water e aprii le gambe per lei.
    “Guarda come’duro..... me lo hai fatto venire duro tu sai..!!”
    “Mammina..sei tutta un lago..davvero ti ho fatta eccitare io? Incomincio’ a toccarmi delicatamente.
    “Si tesoro....quando hai goduto prima, mi sono bagnata tutta.....brava....si.
    ..toccami cosi’.....ooohhhh... mettimi due dita dentro..... oooooooohhh”
    “Ti piace mammina...ti tocco bene? Ecco.... tre dita ti ho infilato...!”
    “Si..tesoro della mamma... spingile forte, tutte dentro...sfregami tutto il clito...... siiiiiiii... cara... mi fai godere..... siii godoooooooo.....!!!!”
    L’orgasmo mi sconquasso’ tutta! Ora anche mia figlia era conquistata. Ora l’avrei fatta godere sul serio. Me la strinsi al petto forte forte, le sue tettine pressate contro le mie. Da ragazza avevo giochicchiato con la fichetta di una mia amica, e lei con la mia, ma non avevo mai avuto interesse per il mio stesso sesso. Fino ad oggi. Ma il sesso, in se stesso, non contava niente. Oggi volevo godere con la mia bambina!
    “Vieni cara, andiamo a metterci comode. La mamma ha voglia di godere di nuovo con te!”
    “Mammina, ci lecchiamo la topina? Mi piacerebbe sai!!”
    “Si tesoro della mamma, vieni che ce la lecchiamo tutta per benino.”
    In salotto, ci sdraiammo sul tappeto e cominciammo a baciarci ed accarezzarci. Le sue mani sulle mie tette mi davano brividi fortissimi. La sua bocca sui miei capezzoli..cominciai a gemere mentre lei mugolava come un cagnolino.Le sollevai la testa e la baciai sulle labbra. La sua linguetta entro’ in contatto con la mia. Tuoni, fulmini, un pezzo del mio cervello si stacco’ e scese nel mio inguine per sciogliersi nel mio sesso. Un rivolo mi colo’ sulle gambe. Lei se ne accorse, me la stava toccando, e lasciato tutto si tuffo in mezzo alle mie cosce, leccando e succhiandomi tutta fino a che un’altro orgasmo non mi sconquasso’.
    “Godi...mammina...godi....” mi sussurrava massaggiandomi il ventre sconvolto. Appena mi ripresi, ancora ansante, la spinsi a terra e mi posizionai tra le sue gambe che spingevo in alto con le mie spalle.
    “Ora tocca a te sbrodolare....dammi tutto il tuo sughetto..!!”
    “Oooohhh siiiiiii, mammina.... siii, leccami tutta!”
    Non doveva certo pregarmi. La leccai per bene dal culo al clitoride, la lingua aperta al massimo. La leccavo come una cagna che stesse bevendo in una pozza. Il mio dito cerco’ di forzarle il buchino strettissimo. I suoi fianchi cominciarono ad agitarsi senza piu’ freno.
    “Mammmmaaaaaa....vengo,.....godooooo.....gooo...dooooo mmmaaaaaaa.....!!!” Lasciammo che i postumi di quella sbornia di piacere si calmassero, poi ci rivestimmo. Tra poco, Massimo avrebbe dovuto essere a casa.

    Diffatti poco dopo eccolo arrivare piu’ allegro e pimpante del solito. Avevo appena finito di godere ma il suo arrivo risveglio’ in me una nuova eccitazione, una voglia che covavo da ieri. Diana si era ritirata nella sua stanza. Mentre mi lasciava aveva commentato:
    “E adesso gli salti subito addosso?”
    “Cosa te lo fa pensare?”
    “Beh..non ti sei neanche rimessa le mutande...”
    “Beh... visto che noti tutto ti diro’....non proprio subito, ma avrei una mezza intenzione di continuare il discorso di ieri.”
    “Vuoi scopartelo?”
    “Diana..!!! Beh... si che me lo scoperei... tu pensi che sono pazza?
    “Dopo che ce la siamo leccata? Certo che sei pazza! Ma visto che sei pazza, tanto vale che te lo fai... ma, hai pensato a papa’?
    “Mmmmmm tesoro.... se tanto mi da tanto mi sa che a tuo padre potrebbe non dispiacere...”
    “Cosa te lo fa pensare?”
    “Vedi, ieri sera era tanto in vena, non solo perche’ me la sono depilata, ma anche perche’ gli ho detto la verita’ su cosa era successo...”
    “Davvero? E’ matto anche lui!”
    “No, il fatto e’ che mi ama davvero e ama anche voi, proprio come vi amo io!”
    “E tu pensi che allora ...... magari ..... io potrei....”
    “Aaahh porcellina... eccoti subito mettere le mani avanti.
    Beeeh, certo che potresti.... anzi, magari... potremmo, ....tutti assieme....”!!
    “Mamma!!!! Wow... adesso ci arrivo... tu vorresti... cazzo!!! Ora che mi ci fai pensare sarebbe un vero sballo. Wow... orgetta in famiglia...!!! Mamma sei diabolica. Certo che ci sto! Papa’ e’ proprio il mio tipo sai!”
    “Non mi stupisco... ma saperti dalla mia parte mi rendera’ piu’ facile incastrare tutti i pezzi del puzzle. Non possiamo mica andare a letto e dirgli che da stasera scopiamo tutti assieme.”
    “Io farei cosi’.”
    “No, meglio di no. Un passetto alla volta e’ piu’ eccitante e lascia una via di uscita se succeddesse qualcosa.”
    “Hai ragione, non si sa mai. Ma almeno, oggi urla forte che voglio sentirti godere... e magari lascia un po’ la porta aperta...”
    “Allora avevo ragione.... sei proprio una porcellina....! Va bene allora. Stai bene a sentire e quando capirai che e’ arrivato il momento potrai fare la tua entrata...”
    “Vuoi dire che potro’ godere con voi?”
    “Potrai fare cio’ che vorrai!”
    “Mmmmm... quasi quasi ci faccio un pensierino! In fondo mi fratello e’ proprio fico ... potrei essere la sua prima...”
    “ .... Stop... la sua prima saro’ io.... ma tu pensaci bene. Magari il tuo primo potrebbe essere....”
    “... papa’!! Il mio primo potrebbe.... Mamma, pensi davvero che lo farebbe?.... davvero davvero? Oddio, se ci penso sbrodolo subito. Daccordo, ci sto.... Ti lascio Massimo ma..... voglio esserci anch’io.”
    “Certo cara. Ti ho detto che sei libera di entrare quando vuoi.”

    Ed era arrivato Massimo, tutto giulivo e gia’ con l’acquolina in bocca. Mai fatto cosi’ presto a tornare a casa.
    “Massimo, tesoro... come mai cosi’ presto?”
    Mi guardo’ con un sorrisetto furbetto, ammiccante e pieno di innuendo.
    “Mammina, pensavo che potevamo continuare il discorso di ieri. Sai... non ho pensato ad altro tutto il giorno... e ...”
    “Caro... ci ho pensato anch’io e, diffatti, ti ho preparato una bella merenda.”
    “Merenda?”
    “Ta – da !!!” e sollevai la gonna. Come aveva notato Diana, non mi ero rimessa le mutandine. Massimo si fece tutto rosso e rimase a bocca aperta... senza parole.
    “Beh... non dici niente?”
    Si riprese subito e mi fece un sorriso gigante.
    “Sai... stavo pensando a come sarebbe con la nutella!!!”
    “Mi sembra un’ottima idea..... magari lo scopriamo dopo! Ma prima una bella doccia che sai di animaletto selvatico.”
    “Va bene... vado subito!! Vieni a lavarmi la schiena?”
    “Vai avanti che adesso arrivo.”
    Mentre lui correva in bagno, io mi infilai nella stanza di Diana.
    “Sentito tutto?”
    “Certo... cos’era con la nutella?”
    “Oh... un’idea di Massimo per la merenda. Magari la faccio assaggiare anche a te.” E le strizzai l’occhio. Lei s’illumino’!
    “Aaaahh quella, con la nutella... interessante... Credo che io e Massimo cominceremo ad andare daccordo. Mamma stai risvegliando l’amore fraterno!”
    “Ci provo tesoro, ci provo.... e se ne hai voglia, perche’ non vieni a fare la doccia, diciamo tra cinque minuti...!”
    “Certo mammina, cinque minuti... e non uno di piu’!”
    Un’attimo dopo, giusto il tempo di sfilarmi il vestito, entrai in bagno. Massimo era gia’ nudo, mezzo insaponato...e con l’asta in resta..
    “Eccomi tesoro...”
    “Finalmente!! Pensavo mi sarebbe toccato far da solo!”
    “Mai piu’ da solo caro... d’ora in poi dovrai solo chiedere.”
    “Mmmmm.... chiedere cosa?”
    “Tutto quello che vuoi....”
    “Proprio tutto?”
    “Certo... perche’, hai qualche desiderio particolare?”
    “Adesso non saprei, so solo che mi piace da matti questa situazione... ma non si sa mai, magari mi viene qualche voglia e....
    TOC TOC
    “Hei!! C’e’ posto anche per me li dentro?” E la porta del box si apri’ e Diana, nuda, fece capolino. Avreste dovuto vedere la faccia di Massimo. In pochi secondi passo’ da spavento a sorpresa, da orrore a comprensione. I suoi occhi incontrarono i miei e si illuminarono. Aveva capito.
    “Diana, cara, certo che c’e’ posto. Basta che ci stringiamo un pochino... ecco... Massimo lava la sciena a me e tu la lavi a lui... e poi giriamo”
    Ci sistemammo ridacchiando tutti e tre, come ragazzini. Ora il cazzo di Massimo mi pennellava le chiappe. Le sue mani insaponate mi passarono sulla schiena e subito si chiusero sui miei seni dalle punte indurite ed estremamente sensibili. Mugolai di piacere spingendo il culo indietro, contro il suo cazzo che mi parve una sbarra rovente. Un’attimo e qualcos’altro si mosse li’ sotto. Una mano di Diana?
    “Hei fratellino... come sei cresciuto...!!! Da quanto non facevamo piu’ il bagnetto assieme?”
    “Da quando ti sono spuntato i peletti la’ sotto.”
    “Dove? Io di peletti non ne ho... senti..!!!”
    “Mmmmm ... dev’essere una nuova moda.... tutte con la fichetta nuda! Vero mamma?”
    “E si... una nuova moda. Ti piace?”
    “Beh, non che io abbia tutta quest’esperienza.... la tua mi e’ piaciuta molto. Quella di Diana devo vederla meglio... credo che risvegliera’ lontani ricordi.”
    “Dai fratellino... dicci con quante fichette hai giocato...!!”
    “Vediamo, oltre la tua che non conta....”
    “Come non conta?”
    “ Eravamo ragazzini. Quelle, tu, nostra cugina, la Cristina, la Nina,non contano. Piu’ recentemente la tua amica Beba, la mia compagna di scuola, Franca e ... mmmmm ... la giornalaia...!!
    “La giornalaia..!!!!” Esclamiamo all’unisono. “ Ma e’ piu’ vecchia di me!” “E anche bruttina!!” Aggiunge Nadia.
    “Ecco, lo sapevo che avreste criticato... insomma, le piacciono i giovanotti e io...”
    “Non ti preoccupare Massimo... sesso e’ sesso e noi siamo le ultime a poter giudicare, ma..... avete scopato?”
    “Mmmm .... non ancora..... ma spero, mmmmm.... presto!
    “Mamma.... allora ti devi sbrigare se vuoi essere la prima! Bene, non sono l’unica vergine in famiglia!
    “Sorellona... non l’hai mai fatto!! E Marco?
    “Curioso... Marco nisba, solo giochetti e come lui anche gli altri pretendenti!
    “Che giochetti.... solo di mano? E a quanti?”
    “Ma sei davvero curioso.... qualcuno... ma non vi dico a chi. Almeno per adesso!!! Si, solo di mano anche se, con Marco, magari....”
    “Ragazzi, mi state facendo piangere la bernarda. Perche’ non ci andiamo a mettere comodi a letto a raccontarci .... e magari potrei aiutarvi a fare qualche esperienza nuova.”

    “Mamma io sono pronto!” Fece Massimo spingendolo contro il mio didietro e stringendomi le tette.
    “Anch’iooooo!!” Fece eco Diana
    Usciamo e ci asciughiamo a vicenda. Non resisto dal rimirarmeli i miei figli. Sono bellissimi e glielo dico.
    “Ragazzi, siete bellissimi. Sono proprio una donna fortunata che ci vogliamo cosi’ bene. Non vedo l’ora di farvi godere.”
    “Ohh mamma, anche noi siamo felici di poter godere con te... non credo capiti tutti i giorni, in famiglia.... cosi’...!
    “Sona daccordo fratellino. Forse tra fratelli, di piu’ tra cugini. Si sente molto di zie e matrigne.... ma tutti assieme, con mamma poi... siamo davvero fortunati!”
    Mentre si scambiavano dolcezze mi venne un’idea.... Aprii l’armadietto e tirai fuori la mia pera per i lavaggi vaginali....
    “Ragazzi, le pulizie non sono ancora finite... forza, uno per volta qua.”
    “Ma mamma... e questa cos’e’?”
    “Cosa vuoi che sia... una peretta e visto che probabilmente finiremo col naso da quelle parti, mi sembra giusto dargli una sciacquatina... e poi mi sembra che ieri non ti dispiacesse quando te lo stuzzicavo!”
    “Uffa... tanto hai sempre ragione tu!”
    “Se ti faccio qualcosa che non ti piace dillo... ma prima bisogna provare!”
    “Come sei difficile... da piccolo te le faceva sempre le perette.”
    “Non mi ricordo, io....”
    “Va bene, la faccio prima io. A me il dito e’ piaciuto, eccome!!”
    “ Brava Diana... fagli vedere a tuo fratello” E scoppiai a ridere per il doppio senso. Diana capi’ al volo e rise anche lei!
    “Vieni fratellino, che te lo faccio vedere....”
    Mi siedo sul water e lei si curva di traverso. Con una mano le apro le chiappette esponendo la sua rosellina. Che meraviglia di buchetto Color rosa scuro, tutto grinzoso e stretto... Oh si, cosi’ stretto. Misi un po di crema sul dito e cominciai a ungerglielo spingendo leggermente con lei che diceva quanto le piaceva.
    “Mmmm, mamma... cosi’ mi piace davvero..... ecco, spingi ancora un po’..... oooooh.... si, che bello!! Non sapeva che si godesse tanto con il culetto... adesso capisco...”
    “Cosa capisci?”
    “Gli amanti del sesso anale... proprio vero che bisogna provare tutto! E tu mamma lo fai?”
    “Cosa?”
    “Ma sesso anale no! Di cosa stiamo parlando.”
    “Beh... si, qualche volta.” Cercai di cambiare discorso “Massimo, hai visto che bel buchino ha tua sorella?
    “Vedo, vedo e non solo quello.... ha una fichetta davvero deliziosa.”
    “Beh, per ora accontentati del culetto. Se vuoi puoi mettermici un dito. Ma piano pero’! Oooh.... ho detto piano... ecco, adesso muovilo su e giu’. Bravo fratellino, visto che impari subito!”
    Vedere Massimo infilare il dito nel culetto vergine di Diana quasi mi fece godere. Sentii un’onda liquida scendere.... stavo proprio colando. Feci levare il dito ed infilai la cannula stringendo la pera e riempendola di acqua e sapone... era piccola percio’ ripetei un paio di volte poi le lasciai il posto per scaricarsi mentre facevo curvare Massimo sulla vasca e mi dedicavo al suo di culetto. Bello scuro e pelosetto...!! Ripetei il massaggino anale con la crema e spinsi dentro il dito. Uno sbuffo.
    “Ti ho fatto male?”
    “No... anzi...”
    “Ti piace allora...”
    “Beh... si, e’ bello.... pero’ io non sono mica gay...”
    “Massimo... mica detto che solo ai gay piace.... anzi... a tuo padre piace tantissimo. Vedi, il culetto e’ una zona erogena sia per uomini che per donne. Piace a tutti. Anche a quelli che non vogliono ammetterlo... poverini...!!”
    “Davvero a papa’ piace?”
    “Non mi credi?”
    “Mmmmm... non mi fido... guarda che glelo chiedo!!”
    “Liberissimo... basta che gli dici perche’ vuoi saperlo e..”
    “Mamma.... vuoi che gli dica che noi.... insomma...”
    “Certo, diglielo pure che ce la godiamo assieme, magari viene anche lui.”
    “Siii mamma..... potrei giocare coll’uccellone di papa’ mentre tu ti spupazzi Massimo. Scommetto che papa’ ha un uccellone bello grosso!!”
    “E perderesti... papa’ ne ha uno normale, giusto direi.... appena piu’ lungo di Massimo ed un po’ piu’ grosso, ma non molto. Scommetto che a Massimo, con l’eta’, diventera’ piu’ grosso.”
    “Mamma, davvero pensi che crescera’ ancora?”
    “Hai solo dicciott’anni caro. Certo che crescera’. Come cresceranno le tette e il culo di tua sorella.”
    “Se diventeranno come te, saro’ contentissima.... ma non come la giornalaia...”
    “Ce l’hai con la poverina eh? Gelosa di tuo fratello?”
    “Forse un pochino... mi sa della vecchia laida. Ma quanti anni ha?”
    “Una sessantina... certo che Massimo ce la devi raccontare questa! Ma prima che ne dite di finire il lavoretto? Massimo, adesso ti infilo la cannula.”
    “Va bene mamma... sono pronto al sacrificio.” E giu’ risate.
    Sembrerebbe una cosa normale fare una peretta al proprio figlio... ma in quella situazione gli stimoli che arrivavano alla mia fichetta gia’ straripante.... riuscii a resistere per miracolo. Tre perette dopo lo mandavo in bagno per ritrovarmi curva a gambe aperte di fronte a loro. Diana, per lo meno, ebbe un po’ di pieta’.
    “Mammina, ma stai colando... Massimo guarda che ficona gonfia e fradicia ha la mamma. Scommetto che sei pronta a sbrodolarti tutta!”
    “Tesoro... sono appesa ad un filo... non capita mica tutti i giorni di prepararsi a far sesso coi propri figli, cosi’ deliberatamente, pianificando tutto...!”
    “E allora sai cosa? Perche’ non te la sfreghi un pochino cosi’ ti guardiamo mentre ti fai... Massimo, vuoi vedere la mamma che si masturba?
    “Oh sii... dai mammina... facci vedere come godi! Ieri ti ho fatto godere io con la mano. Ora fallo tu!”
    “Oddio, siete proprio dei porcelli... chiedermi di masturbarmi di fronte a voi.... e’ una cosa intima sapete!!..... ma si, ... guardate mentre me la sbatto.... ecco..... oddio..... ohooh ssssiiiiii... mmmmmmm ....”
    “Dai mamma... metticene tre di dita e col pollice menati il clito... dai che sei bellissima...!!”
    Trasportata dalle loro voci mi lasciai andare e mi masturbai come mai avevo fatto prima e sfogandom subito in un orgasmo prorompente che mi lascio’ con le gambe molle. Se non mi avessero sostenuta loro, sarei finita a terra. Mi accarezzarono tutta fino a che gli spasmi si calmarono poi... mani mi slargarono le chiappe, con dita che mi sfruculiavano dove da tempo non era passato nessuno.
    “ E adesso vediamo il tuo di buchetto.... Dici che a te piace fartelo infilare eh.... guarda Massimo come si apre bene.... vieni, mettici un dito anche tu.... piano... ti piace vero... porcellona. Te lo fai fare, da papa’ eh?”
    “Ooooohhhh.. piano.... siiii, apritemelo tutto..... vostro padre e’ un po che lo trascura.... ma state sicuri che glielo ricordero’.”
    “Eeee...mmmmm... ma non ti fa male?”
    “Insomma... la prima volta mi e’ bruciato per qualche giorno... poi ci ho preso gusto. Magari a rifarlo dopo un po’ di disuso potrebbe reclamare, ma oggi vedremo di fare un po di riabilitazione....!!”
    “Si mammina.. ti aiuteremo noi a riabilitare il buchino... vero Massimo?
    Pero’ dovrai guidarci che la nostra esperienza in materia e’ molto scarsa.”
    “Oh si cari... la mamma vi dira’ tutto.... ed ora che ne direste di farmi la peretta prima che mi sbrodoli di nuovo!”
    “Pronta mammina.. eccola qua!”
    Mi facevo spesso la peretta da sola, per igiene personale, ma mai avevo avuto queste sensazioni, anche se spesso la facevo anticipando una scopata con Franco. L’acqua tiepida e le loro ministrazioni, continuavano a tormentarmi la fica mentre mi riempivano il pancino, mi portarono nuovamente sull’orlo dell’orgasmo e .... smisero....!!
    “E no... adesso aspetti anche tu. Dai svelta... che anche noi siamo al limite.”
    “E si, proprio agli ‘sgoccioli’..” dissi raccoglindo una goccia limpida dalla cappella di Massimo e leccandomela golosamente. Mi svuotai mentre loro si facevano un bide’ per poi farne uno anch’io, sempre stuzzicata dalle loro mani e poi.. a letto!!. Non feci a tempo a sdraiarmi che gia’ mi zomparono come leoncini una leonessa. Baci, leccatine e carezze, le loro mani nella fica a tirare, aprire, strizzare e penetrare. Infine le loro bocche si chiusero sui miei capezzoli, uno per uno, succhiando e mordicchiando mentre dita mi frugavano nel profondo e altre si condentravano sul mio clito... era troppo.... fui trascinata nuovamente in uno stravolgente orgasmo che mi lascio’ boccheggiante come un pesce fuor d’acqua. Ora anche i miei bambini volevano godere. Diana, a cavalcioni del mio viso, la fichetta fradicia alla portata della mia bocca, mi sollevo’ le gambe spalancandomele e Massimo ci si tuffo’ in mezzo succhiandomi la fica come fosse un frutto di mare. La sua lingua mi tormentava come un serpentello, cercando di entrarmi dentro. Ogni tanto mi prendeva il clito in bocca, succhiandomelo come una caramella. Io mi lappavo la fichetta di Diana, sbrodolante umori dolcissimi, tutta dal clito al buchetto del culo che risucchiavo ad ogni passata. Urli, sospiri e mugolii poi:
    “Massimo... adesso... sbattiglielo dentro. Chiavala! Fammi vedere come ti scopi mamma. Vero mamma che lo vuoi tutto dentro il cazzo di tuo figlio” Come fare a resistere ad un simile invito.
    “Ohh siiiii.... Massimo, si tesoro, infilamelo tutto dentro... chiava la tua mamma.... Siiiiiii!! Tutto dentro.... sbattimi forte...!!
    Massimo non aveva certo perso tempo ed in un attimo me lo aveva infilato senza neanche darmi il tempo di respirare e si era messo a stantuffare con forza. Il suo paletto mi riempiva tutta ed i suoi colpi mi rimbombavano per tutto il corpo... ero ridotta ad una massa di piacere senza fine. Urlavo e godevo senza piu’ rendermi conto di niente.La mia voglia di cambiare mi aveva trasformato da casalinga insoddisfatta a madre incestuosa... e non era finita. Mentre godevo sotto le cappellate di mio figlio, i miei muggiti soffocati dalla fichetta sbrodolante di mia figlia, nel mio cervello, illuminato dai bagliori dell’orgasmo, apparivano scene di orge famigliari dove mio marito, mia madre ed i miei suoceri erano attivi partecipanti. L’urlo di Diana mi riporto’ alla realta.
    “Nooo, Massimo.... aspetta, tiralo fuori che voglio vederti sborrare...”
    I suoi movimenti si erano fatti piu’ veloci ed erratici e sembrava si stesse gonfiando dentro di me... cercai di stringere le gambe dietro di lui per trattenerlo dentro, per sentirmi riempire dal suo seme, ma fui un secondo troppo lenta. Il tempo di sentire il vuoto dentro di me che i suoi spruzzi mi colpivano sul seno e sul ventre.
    “Siii Massimo... dai... sborrala tutta... quanta che ne hai... Oddio... godo anch’io... siiiiii.... mamma succhiamela.”
    I succhi dolci di Diana mi riempiono la bocca... la bevo tra un sussulto e l’altro. Le orecchie piene delle nostre urla... poi il silenzio rotto solo dal nostro ansimare. Entrambi si sdraiano ai miei fianchi. Nessuno parla. La mano di Diana spalma la crema di Massimo sulla mie pelle poi si porta un dito alla bocca... lo succhia...
    “Mamma.... e’ buonissima.. non avevo mai assaggiato sborra prima. Vuoi?” E me ne offre una ditata che succhio subito avidamente. Come l’avrei voluto sentire spruzzarmela tutta dentro! Ridendo ce la lecchiamo tutta, una ditata a turno. L’ultima goccia Diana la offre a Massimo.
    “Tieni, assaggiala anche tu... in fin dei conti e’ tua, devi sapere che gusto ha.” Con mia grande sorpresa Massimo tira fuori la lingua e le lecca il dito. “Mmmm, cosi’ e’ davvero meglio. A dir la verita’ me la sono assaggiata una volta, da ragazzo, ma non mi era piaciuta granche’. Sara’ che crescendo cambia sapore?”
    “Questo non lo so, ma sono sicura che farlo tra porcellini aiuta. Diana, tesoro, cosa diresti di ripulire anche l’uccello. Non vorrai lasciarlo li’ tutto appiccicoso.”
    “Si mamma, hai ragione... anche se di cose appiccicose qui ce ne sono parecchie.” Ridiamo e lei si curva sul cazzo di Masssimo giacente nel meritato riposo. Lo prende con due dita e se lo mette in bocca come un dolcetto, succhiando rumorosamente, poi lo tira fuori, lo scappella e se lo lecca tutto.
    “Eccolo qua, tutto lindo e roseo... anche se cosi’ mi ricorda un lumacone!”
    Continuiamo a ridere mentre lei, sempre con due dita comincia a segarlo delicatamente.
    “Non credere di averla scampata... adesso che ci siamo rilassate un pochino, ci devi ancora dire della giornalaia... dirci che te l’ha fatta vedere ci ha stuzzicato la fantasia... dev’essere proprio una vecchia porcona!!!
    “Dai, Massimo... raccontaci tutto nei dettagli e ti prometto che non ti prendero’ in giro..!!
    “OK... me la sono cercata. Non e’ molto tempo fa, coi miei amici, Stefano e Carlo, abbiamo scoperto che in un angolo dell’edicola che non dava nell’occhio, c’erano delle riviste sexi. Allora quando avevamo qualche spicciolo in piu’ ne compravamo qualcuna e....”
    “.... e andavate a tirarvi le pippe da qualche parte!!”
    “...Diana... uffa .... ma se interrompi...”
    “Non c’e’ mica niente di male sai... in fondo te ne sto facendo una io, proprio adesso!”
    “Va bene... si, ce ne andavamo al forte a godercele...!!”
    “Ognuno il suo o ve le tirate a vicenda?”
    “Ognuno il suo... vuoi che continui o no?”
    “Ragazzi... fate i bravi. Dai Massimo, continua”
    “Allora, dicevo che ci compravamo ‘ste riviste. Ora, giusto la settimana scorsa, passo di li’ e mi fermo a dare un’occhiata. Naturalmente perche’ non c’era nessuno in giro.Lei, la giornalaia, esce fuori e attacca bottone.
    “Giovanotto, tutto soletto oggi eh?”
    “Si, i miei amici sono in ritardo.”
    “Mentre aspetti, perche’ non vieni a dare un’occhiata dentro... ho di quelle riviste che piacciono a voi...” mi strizzo’ l’occhio “.... quelle che guarda mio marito e visto che sono usate le rivendo a meno della meta’. Ti interessano? Entra pure..!!”
    “Certo che mi interessavano. Si, il fatto che ci fosse lei un pochino mi imbarazzava ma in fin dei conti.. era sorridente ed invitante .... come un ragno con la mosca, direte voi... comunque, magari un pochino titubante, ma entrai. Nel piccolo retro, in una scatola, proprio un pacco delle nostre preferite. Il che mi fece esclamare – wow – al che lei comincio’ a chiedermi che cosa ci fosse di diverso in quelle riviste che anche suo marito le trovava molto eccitanti... non che a lei dispiacesse.. e rideva ammiccando. Il suo modo di fare mi aveva rinfrancato e le dissi che c’era una sezione riservata a foto amatoriali, chiamata autoscatto, piu’ la posta dei lettori e altre rubriche veramente interessanti, oltre naturalmente alle solite foto porno. Lei mi chiese come mai preferissi quelle ed io risposi che il fatto che fossero di gente normale che si poteva incontrare tutti i giorni, mi stuzzicava. Lo spazio era molto stretto e lei mi era addosso. Mi sentivo le tettone contro la spalla. Mi disse che, se volevo potevo guardarle li, che non mi avrebbe fatto pagare niente.. e magari potevo farle vedre quelle foto di cui parlavo. Mi sembrava di essere con una vecchia amica, percio’ ne aprii una e le mostrai un servizio di uno che mostrava foto di un’ anzianotta che diceva essere la sua vogliosa madre e poi di loro due assieme. Niente di bello, ma eccitantissimo. Mi chiese allora se mi piacessero le donne anziane ed io risposi che le trovavo molto eccitanti al che lei mi chiese se quelle foto mi avessero eccitato e allo stesso tempo mi metteva una mano sul pacco, trovandolo bello pieno. Fu proprio allora che capii che, magari, ci stava uscendo qualcosa. Dissi che si, ero eccitatissimo e lei mi chiese di farglielo vedere che ormai dei bei giovanotti in tiro li vedeva solo sulle riviste... e intanto mi palpava. Io dissi di si al che lei mi chiese se avessi mai visto una fica dal vivo, in carne e pelo.... beh, risposi che qualche fichetta di ragazza l’avevo vista ma una come la sua, mai. Mi chiese se avessi voluto vederla. Certo, risposi e allora lei mi chiese di tirarlo fuori e di menarmelo di fronte a lei, si curvo’ per sfilarsi le mutande, poi con un piede su una cassa, si alzo’ la gonna e con una mano se l’apri’, cominciando a farsi un ditale, dicendomi di fare svelto che avremmo goduto assieme... e cosi’ e’ stato... io ho sborrato, lei e’ venuta. Dopo mi ha chiesto se mi ero divertito e se era meglio che le foto e se sarei tornato a trovarla, mi regalo’ un paio di riviste e ci siamo salutati.”
    “E non ci sei piu’ andato?”
    “No, il giorno sarebbe domani. Avevo una mezza idea di dirlo ai ragazzi e di vedere se ci facevamo un’orgetta... dite che ci starebbe? Ma adesso non so... con voi due... preferisco farla qui l’orgetta.”
    “E meno male.... ma non ci hai detto come ce l’ha la fica!!”
    “Pelosa, grassoccia, bagnatissima e con un odore molto forte... diverso dal vostro..... piu’ animalesco direi, felino quasi... sai un odore tipo che so io... zoo?”
    “Ma, mi sa avesse bisogno di un bel bide’..... ma vedo che i ricordi ti hanno ridato la carica. Hai visto mammina? E’ di nuovo bello duro! Adesso mi devi insegnare a fare i pompini!”
    “ Bella di mamma..... ti stai facendo intraprendente. Certo che mamma ti insegna a ciucciare l’uccello. Ma sono sicura che hai un talento naturale!”
    “Beh.. fammi vedere lo stesso!”
    Come potevo rifiutare una cosa simile alla mia figliola! Mi avvicinai e presi possesso del cazzo di Massimo cercando di esprimere poi tutta la mia arte pompinara....Lo lavorai di lingua e labbra con ogni tanto una lunga succhiata che me lo portava in fondo alla bocca. Mi piaceva da matti tenerlo tutto scappellato e leccarmelo tutto intorno e sotto, per poi succhiargli il buchino e stuzzicarlo con la punta della lingua. Ogni tanto mi fermavo per qualche commento e raccomandare a Diana il massaggio delle palle e il dito nel buchetto del culo. Da quello che avevo sentito, non credo ci sia uomo a cui non piaccia essere stuzzicato analmente mentre viene spompinato. Poi le passai il pezzo. Diana ci si butto’ sopra con ardore, dedicandocisi appasionatamente. A vederla succhiare il cazzo al fratello, cosi’ concentrata, ad occhi chiusi... io succhio ad occhi aperti... capii che era davvero una naturale. Per lei succhiare cazzi era come mangiare un cioccolatino. Massimo cominciava a dar segni di irrequietezza. Ancora quattro veloci pompate e Diana si fermo’.
    “E no fratelino... troppo comodo godersela senza far niente! Adesso mamma ci fa vedere come se lo cucca nel culetto. Vero mammina che non vedi l’ora di farti inculare?”
    “Ragazzi, ma siete proprio senza pieta’.... e si, e’ vero.... mi piacerebbe proprio essere inculata da mio figlio, mentre mia figlia mi guarda... pensate che sono porca? Massimo ne hai voglia di mettermelo nel culo?
    “Mammina... si, sei proprio una porcellona... ma ci piaci da matti cosi’
    come sei, vero Massimo?”
    “Verissimo sorellona! Mamma non ti cambieremmo con nessuna al mondo... e visto che me l’avete fatto tornare duro, perche’non provare un culetto? Tanto per completare l’esperienza.”
    “E va bene allora. Visto che insistete, mi faccio inculare. Vieni Diana, prendi la crema e lubrificamelo bene... e anche il suo uccello. Aspetta che prendo i cuscini e me li metto sotto la schiena.... Brava, cosi... Massimo, inginocchiati davanti a me e spingimi le gambe indietro. ...Oooohhh, Diana, mi hai messo due dita... mi sembra che scorrano bene. Dai lascia il posto al cazzo adesso. Massimo.... adagio ma non ti fermare... mettimelo tutto dentro in un colpo solo.... adesso, dai.... ecco che entra... ooooohhh.... oohh ... oh..... ooooohhhh... siii.. tutto dentro il culo.... fermo ora.... un momento.... Dio che bello..... adesso muoviti, lentamente.... tiralo fuori quasi tutto e spingimelo di nuovo a fondo..... siiiii, cosi.... ancora Massimo, tesoro di mamma... dai inculami, sbattimi ora... dai Massimo, dai... Diana, tesoro, succhiami il clito.. presto.... siiiiiii... mi fate godere da matti.... siiiii....”
    Non riuscivo a star zitta. Avevo il cazzo di mio figlio nel culo e la cosa mi stava mandando fuori di testa. Parlavo, urlavo, smaniavo e godevo... godevo a ripetizione. Avevo perso la cognizione del tempo. Improvvisamente mi accorsi che tutto era finito... si era fermato... Mio Dio, mi aveva riempito il culo e non me ne ero neanche accorta. Un momento... era ancora dentro di me..... uno schiaffetto... che succedeva? Perche mi scrollavano?
    “........ mamma... mammina.... ci sei? Stai bene? Dicci qualcosa....”
    “Diana.... cosa e’ successo?”
    “Mamma... stavi godendo da matta e all’improvviso sei come svenuta! Ci hai fatto spaventare sai!”
    “Mi si e’ perfino ammosciato!!” La battuta di Massimo mi fece scoppiare a ridere il che fini’ di spingerlo fuori del tutto. Risero anche loro..!
    “Beh, penso proprio che abbiamo bisogno di una doccia. Che ore sono?”

    Era quasi l’ora di cena. Panico. La casalinga rientrava in controllo. Non c’era niente di pronto e Franco sarebbe arrivato presto. Doccia velocissima e ce li lasciai sotto per vestirmi ed essere presentabile. Meno male che avevo sempre pronto il piano B per cene di emergenza. Alla fine Franco era un po’ in ritardo e quando arrivo’ tutto sembrava normale. Sembrava perche’, nonostante gli sforzi di Diana che cercava di fare quello che faceva sempre, Massimo era taciturno e preoccupato ed io, come poi mi disse mio marito, pareva che avessi delle formiche nelle mutande...!!Dopo cena i ragazzi sparirono lasciandoci soli. Io finii... molto in fretta direi, le faccende e mi accoccolai con Franco sul divano. Molto piu’ appiccicata del solito. Non ci crederete ma ne avevo voglia di nuovo.
    Restammo un po’ in silenzio con lui che mi accarezzava ed io che facevo le fusa, poi:
    “Allora Sonia.... cosa hai combinato oggi”
    “Cosa vuoi dire?”
    “Che mi ricordi una gatta che si e’ pappata il canarino..”
    “Mmmm .. l’esempio calza a pennello... anche se... ma perche’ non ce ne andiamo a letto presto che ti racconto tutto?”
    “Sonia! Davvero hai....”
    “Shhhh....vatti a preparare che ti raggiungo subito!”
    Mi alzai e schioccandogli un bacio sulle labbra gli allungai una stretta al pacco che trovai gia’ piacevolmente consistente. Sentii un brivido scendermi lungo la spina dorsale... pronta per un’altro round...!
    Mentre Franco andava in bagno io mi infilai da Diana che era, naturalmente, ancora sveglia. Massimo, invece, ronfava di brutto.
    Spiegai a Diana cosa avevo intenzione di fare poi, sentito Franco che usciva le chiesi di venire ad aiutarmi. In bagno mi misi a cavalcioni del bide’ e le chiesi di farmi una perettina di preparazione. Un sorriso birichino le illumino’ il viso.
    “Allora stasera il culetto fa gli straordinari..!”
    “Si tesoro... ho deciso che stasera tuo padre avra’ un regalino..!”
    “Yeah... e tu un regalone. Mi raccomando fatti sentire cosi’ godo anch’io prima di dormire.”
    “Promesso... e mi raccomando. Se va tutto bene stasera e’ l’ultima volta che godi da sola... anche se saro’ con te col pensiero.”
    “E col sedere imbottito.... mentre io a sfregarmela... va beh! Per l’ultima volta hai detto.”
    “Si, credo proprio di si. E ora vai.”
    Mi bacio’ una chiappa e via. Io finii il bide’e, con il cuore in gola, via anch’io. Non era mai successo prima. Franco era steso sul letto, nudo, col cazzo duro in mano. Se lo menava lentamente. Mi sentii subito rinfrancata. Mi voleva! Era eccitato! Prima che potesse dire qualcosa gli fiondai la lingua in bocca e lo cavalcai... gli strofinai un po’ la spacca bagnata sul cazzo, poi lo presi, me lo puntai e... dentro... tutto!! Come potevo farne a meno...!! Mi staccai per respirare e lui mi blocco’ e pur continuando a scopare comincio’ a chiedere... voleva sapere!! Ed io volevo dirglielo!!
    “Lo hai fatto vero?”
    “Si tesoro.... come avrei potuto resistere... ma non solo...!!
    “non solo? Ti sei scopata tuo figlio... cos’altro potevi fare.... noooo... non mi dirai che...”
    “Si che te lo dico. Ancor prima di chiavarmi Massimo, ho goduto anche con Diana. Oddio Franco.... e’ stato troppo bello... e magari anche tu..”
    “Cosa anch’io... davvero pensi che Diana...”
    “.... e’ ancora vergine sai. E sarebbe per lei la cosa piu’ bella del mondo se suo padre fosse il primo.”
    “Sonia... mio Dio.... cosa mi stai dicendo... non stai scherzando vero?..... Madonna Santa... mia figlia... Sonia... sto impazzendo..!!!
    “Si caro... sii... ti sento..... impazzisci dentro di me...mmmm come ti sei gonfiato... siiii. Dai.. dai...!!”
    Anche se sopra c’ero io, non riuscivo a cavalcarlo. Mi stantuffava ferocemente dal basso e riuscivo a malapena a stargli sopra. Adesso era il momento.
    “Aspetta tesoro... un momento... mettimelo nel culo... ti prego... lo voglio nel culo adesso!”
    E mi staccai da lui inginocchiandomi sul letto. In un attimo era dietro di me e me lo infilo’. Senza fermarsi... senza delicatezza.... un colpo solo e me lo sentii in gola. Incomincio’ ad incularmi con forza, quasi con un filo di rabbia.
    “Siii... rompimi il culo...Siiiii... oggi l’ho dato anche a tuo figlio.... Siiii sbattimi forte.... mi sono fatta inculare da mio figlio...Oooohhh Franco ... mi sono fatta inculare mentre Diana guardava.... Aaaahhh... sii dai, piu’ forte... Oh mamma... Ohh Siiii godo, Franco, godooooo!!”
    Mi sbatteva selvaggiamente, ringhiando... pur se presa dalla frenesia dell-orgasmo lo senttii gonfiarsi dentro di me... di scatto mi staccai e voltatami lo presi tutto in bocca proprio mentre cominciava a schizzare. Non ne persi neppure una goccia. Succhiai tutta la sua sborra cavalcando la nuova ondata di piacere che mi contorceva. Finalmente alzai lo sguardo, sempre col suo cazzo in bocca, e lo guardai negli occhi. Mi sorrise. Mi accarezzo’ la testa e mi sorrise. Avevo vinto!
    “Sonia... non so cosa ti sia successo... ma... ti amo... e ti seguiro’ su questa strada che mi stai indicando. Su questa e su qualsiasi altra mi porterai.”
    “Amore... credimi, non lo so neanch’io. Ma e’ troppo bello!!” Rimasi abbracciata a lui, alle sue gambe per qualche secondo poi in piedi lo baciai, a lungo. Infine:
    “Vieni ora. Zitto e seguimi!”
    Lo presi per mano e, nudi, entrammo nella stanza di Diana.. la porta era aperta. Questa era la seconda parte del mio piano. Facendogli cenno di fare silenzio ci avvicinammo al letto. Diana giaceva nuda nella penombra, il lenzuolo di traverso lasciava scoperto il basso ventre. Dormiva (o faceva finta) la sua mano sul pube come ad indicarci la via. Con un dito le sfiorai le labbra della fichetta... come mi aspettavo erano bagnate dei suoi succhi. Raccolsi qualche goccia e la portai alla bocca di Franco sussurandogli!
    “Senti com’e’ dolce..... ha goduto anche lei sai...”
    Non disse niente e mi succhio’ il dito... immediatamente il suo cazzo comincio’ a risollevarsi contro la mia coscia. Gli levai il dito di bocca, lo intinsi nuovamente nel bocciolo di Diana e lo leccai a mia volta. Mi strinse forte e lo baciai. La sua bocca mi prese vorace... se non lo avessi fermato mi avrebbe scopato subito... li’... ma resistetti. Presolo di nuovo per mano me lo tirai dietro, stavolta nella stanza di Massimo. Lui davvero dormiva... anche lui nudo.... Mi avvicinai e con tocco d’ali di farfalla gli sfiorai il pene.... a riposo appoggiato sul suo sacchetto... com’era bello cosi’ tutto tenero e raggrinzito... come un’uccelletto ancora implume accoccolato nel suo nido... cosi’ diverso dal cazzo duro e imperioso che mi aveva penetrato e tanto fatto godere poche ore prima! Solo una donna, una madre, puo’ capire cosa provavo in quel momento. Tenendo mio marito per mano, il suo cazzo duro contro le mie natiche, mi curvai a baciare la punta della sua cappella che faceva capolino dal prepuzio. Poi di nuovo baciai Franco guardandolo negli occhi e accarezzandogli l’asta tesa. Di nuovo Franco rispose con un bacio possessivo, senza staccare gli occhi dai miei.
    “Fino in fondo Sonia... fino in fondo, dovunque tu andrai!” mi sussurro’ in un’orecchio. Rientrammo nella nostra stanza e stavolta facemmo l’amore. Franco mi prese dolcemente e mi scopo’ a lungo. Il suo cazzo dentro di me per quello che parve una dolcissima eternita’. Mi scopo’ lentamente, il silenzio rotto solo dai nostri sospiri, i nostri gemiti sommessi, lo sciaquettio dei nostri umori. Lasciammo montare il nostro orgasmo come la piena di un fiume fino al momento che non riuscimmo piu’ a contenerla e tracimando ci travolse. Ci abbandonammo alla corrente. Erano le nostre grida di piacere che sentivo tra il ruggito delle onde?

    Deja-vu. Di nuovo mi svegliai col sole gia’ alto. Come ieri. Ed era ancora piu’ tardi... ero sola in casa! In un attimo rivissi la giornata di ieri fino al mio ultimo orgasmo con Franco. Ero davvero cambiata! Cosa stavo diventando? Non lo sapevo e non mi preoccupavo. Mi piaceva la nuova me! E sopratutto piacevo a loro. Mi avrebbero seguito e stasera.... stasera... Oddio.. ero gia’ eccitata! Cosa meglio di un ditalino appena sveglia! Portai la mano alla fica che mi diede in cambio un brivido di piacere. Ancora liscia e morbida per la rasatura... avrei dovuto cominciare con le creme... e bagnata, tanto bagnata! Fradicia....!` Mi infilai dentro due dita, certo non erano un cazzo. Come ne avrei vouluto uno, magari Massimo.. il mio figliolo che ieri mi aveva chiavata... e poi inculata..... con Diana, il mio tesoro, che guardava il suo cazzo aprirmi il buchetto, lo aveva aiutato ad entrare.... e poi Franco.... Franco sapeva tutto e anche lui voleva.. siii.... tutti volevano e stasera.... stasera.... mi inarcai gemendo, sola nella mia stanza con tre dita che mi scavavano nel profondo ed il clito stretto tra pollice ed indice.... il primo orgasmo di una giornata che ne sarebbe stata piena. Ero talmente eccitata e piena di energia che saltai nella doccia.... sognando le loro mani mentre mi lavavo... e dopo una rapida colazione mi diedi alle grandi pulizie fino a che non riuscendo piu’ a star a casa sola, feci il giro del quartiere, come un’eruzione vulcanica, lasciando tutte sbigottite. Io non mi accorsi di nulla fino a che la fornaia con cui ero buona amica, non mi chiese cosa mi fosse successo, che non mi aveva mai visto cosi’ eccitata. Solo allora mi resi conto che mi comportavo come una fatta di coca... solo che la mia droga era il sesso...!! Raccontai che i miei figli avevano entrambi superato esami difficili e che organizzavo una festicciola. Esame superato. Tornata a casa chiamai mia madre. Dopo ieri sentivo uno stimolo dentro.... Amavo mia madre ed ora pensavo che avrei voluto conoscerla meglio.... e magari mio padre.... Mentre le parlavo al telefono con questi pensieri per la testa, i miei succhi cominciarono a colare ancora... e ancora cedetti e mi masturbai con la voce di mia madre nelle orecchie. Rimanemmo daccordo che sarebbe passata a trovarmi dopo pranzo. Io mangiai leggera ma mi scolai un paio di bicchieri di vino e mi appisolai. Mi sveglio’ il campanello. Aprii pensando fosse mamma ma mi trovai le braccia di Diana al collo e la sua bocca sulla mia. Un bacio che mi lascio’ senza fiato.... e di nuovo in calore!!!
    “Diana tesoro.... sei gia’ qui?”
    “Mammina ho fatto piu’ presto che ho potuto.... sai..... e’ tutta la mattina che penso che forse... stasera.... mio Dio, sono cosi’ eccitata.... credo di aver bisogno di una leccatina...”
    “Tesoro mio bello... hai gia’ fatto eccitare anche me! Ma ti devi trattenere. Sto aspettando la nonna da un momento all’altro...”
    “La nonna? E cosa viene a fare?”
    “L’ho invitata io. Mica sapevo saresti arrivata adesso! Volevo fare un po’ di sondaggio.. sai dopo che noi l’abbiamo fatto mi e’ venuta una voglietta... e ....
    “Mammina nooo..!! Hai in mente di farti la nonna? Ma alla sua eta’ ancora..”
    “Hei, ha solo 65 anni! Ed e’ ancora in gambissima! E poi e’ proprio quello che vorrei scoprire: se ancora si danno da fare. Mi ricordo che erano piuttosto attivi ai loro tempi!!”
    “Mmmmm... la nonna.... e il nonno!! Che idea!! Mamma sei proprio diventata porcella!!”
    “Ma, forse lo sono sempre stata e l’ho scoperto solo adesso!”
    “Meglio tardi che mai. E meno male che ti stiamo scoprendo anche noi!!”
    “Allora, che ne dici? Sondiamo la nonna?”
    “Sondiamo, sondiamo.... e’ ancora una bellissima donna!! Ma dimmi, e papa’? Pensi che stasera...”
    “Tesoro, tuo padre fara’ tutto quello che vorremo... e si, preparati che stasera ti facciamo la festa...!!
    “E una leccatina adesso no?”
    Lo squillo del campanello le rispose. Allargai le braccia:
    “Porta pazienza....vedrai che qualcosa combiniamo!!”
    E aprii la porta a mia madre che al suo solito comincio’ a parlare appena entrata e continuo’ fino a che di fronte ad una tazza di te, si accorse che non avevamo ancora aperto bocca. A 61 anni mamma era davvero una bella donna. In carne e formosa, solare e luminosa. La pelle ancora liscia e molto tonica con tutta l’attivita’ che faceva. Si, dava l’impressione di una donna che ancora conosceva i piaceri della carne!!
    “Beh.. cosa avete da guardarmi cosi’ tutte e due? Sapete che siete proprio strane!”
    “Mamma, non ci hai ancora fatto dire una parola!”
    “E quando sei arrivata, stavo facendo con mamma un discorso molto importante.”
    “Se volete vi lascio subito..”
    “Nooo.. ma cosa dici, anzi.... magari mi puoi consigliare anche tu!”
    Cosi’ dicendo Diana si alza e si va a sedere sulle sue gambe, come faceva da bambina, la testa tra spalla e seno. Subito ammorbidita mia madre le accarezza la testa.
    “E allora racconta... cosa ti succede?”
    “Sai, stasera avrei un appuntamento con Marco e .... pensavo...che magari sarebbe ora di farlo..!
    “Cosa fare?”
    “Sesso nonnina! Sai. E’ un po’ che ci penso...”
    “Diana, tesoro... ma hai quasi vent’anni... io alla tua eta’ ero gia’ sposata e con figli! Certo che ti vengono certe voglie. Mi stupisce che tu ne stia parlando con noi... Ora le ragazze cominciano talmente presto!”
    “Beh.. io la voglia l’avrei anche avuta... e’ che mancava la controparte. Non l’ho voluto fare solo perche’ tutte lo fanno!”
    “E hai fatto benissimo. E questo Marco? Allora e’ una cosa seria?”
    “Neanche tanto... il fatto e’ che dopo che papa’ e mamma hanno ricominciato a darsi da fare come ricci, la voglia si e’ fatta piu’ impellente.”
    Mia madre mi lancia uno sguardo interrogativo. Io rido. Avevo capito dove Diana stava andando.
    “Sonia, non mi avevi mai detto che avevate dei problemi!”
    “No mamma, nessun problema. Anzi, il contrario! Il fatto che abbiamo ancora voglia di fare l’amore mi sembra un buon segno. Non credi?”
    “Certo che e’ un buon segno. Ma mi era sembrato di capire che fosse successo qualcosa...!”
    “Beh... qualcosa e’ successo...” Io e Diana ridacchiamo come ragazzine.
    “...Nonna... ma tu e il nonno.... insomma... lo fate ancora?”
    “ Che domande da fare a tua nonna? Beh.... se proprio vuoi saperlo, magare non faremo come i ricci, ma le nostre voglie ce le togliamo ancora.”
    “Meno male... e nonna... senti, se succedesse qualcosa che all’improvviso risvegliasse un pochino la vostra libido... ti dispiacerebbe?”
    “Non ti capisco... dove vuoi arrivare?”
    “Al fatto che anche il caviale puo’ diventare noioso....anche se mi manca la pratica, lo so benissimo che sempre la stessa minestra stufa e allora mi sono detta... e se questa minestra la cambiassimo un po’? Dici che al nonno dispiacerebbe?”
    “Diana cara... capisco cosa stai dicendo, ma non capisco dove vuoi arrivare. Siamo sposati da piu’ di quarant’anni... e quella minestra l’abbiamo mangiata in tutte le salse. Certo che qualche ideuzza peccaminosa che lo levasse dal divano...” ora ridacchia anche lei!
    “Esatto... vedi che cominci ad arrivarci... e se ci pensi, non mi sembra ti dispiaccia l’idea..”
    “E allora... se ho capito bene, e’ successo qualcosa che ha risvegliato la libido assopita dei tuoi... giusto?”
    “Esatto di nuovo... e il loro risveglio ha messo in moto la mia di libido!”
    “Oh.. interessante! E, visto che mi ci stai portando per mano... potrei chiedere che cosa e’ successo?”
    “Mmmm.. e’ successo che.. mamma.... si e’ rasata la topa!!”
    Gli occhi di mia madre si spalancarono per una frazione di secondo, sorpresa certo, perplessita? Poi tornarono sui miei, scrutandoli carichi di domande.
    “Allora dici che basta cambiare il piatto per cambiare minestra?”
    “Io so solo che dall’altro giorno si comportano come fossero in luna di miele..!!
    “Hai ragione mamma.. certo il look del piatto, come l’hai definito, ha influito, ma anche la presentazione e l’atmosfera hanno influito! Come pensi che reagirebbe papa’ se gli offrissi la zuppa in un piatto diverso?”
    “Si nonna, cosa direbbe il nonno se ti radessi la topolona?”
    “Oh.. tuo nonno... sono sicura non farebbe troppe domande. Visto che mi ci fai pensare, penso che apprezzerebbe la novita’... ma non per se stessa. Il fatto di averlo fatto, mostrerebbe una premeditazione con voglia di farlo... mi capite? Questo e’ quello che agli uomini piace. Scommetto che sei stata tu a prendere l’iniziativa, vero?”
    “Ah ah... verissimo... allora dici che sarebbe stato uguale se non mi fossi rasata?”
    “Non esattamente... il rasarti ha sottolineato questa tua voglia di cambiare.. segnale ben piu’ forte di un taglio di capelli o un cambio di colore... una voglia radicale di darci un taglio, di svoltar pagina.. e, io credo inconsciamente, perche’ gli uomini non sono cosi’ complicati, Franco ha capito e ti ha seguito. Il resto viene da un’eccitazione recioproca che si nutre l’una di quella dell’altro e continua fino a che qualche altro fattore non interviene a rallentare la reazione... tipo luna di miele tanto per capirci.”
    “Nonna..!! Mi stupisci! Non sapevo fossi anche psicologa!”
    “Tesoro... per tutta la vita ho cercato di tenere viva l’attenzione di tuo nonno... e ci riesco ancora...!!! Ma alla tosatura del cespuglio non avevo pensato...”
    “Allora pensi sia una buona idea? Ti raderesti?”
    “Cos’e’ tutta sta fretta? Vorresti mica farlo tu?”
    Ora lo sguardo di mia madre si era fatto birichino e aveva quel sorrisetto furbetto che significava che aveva capito tutto... e che ci stava...!! Le risposi con un sorriso uguale.... avremmo giocato al gioco di Diana. Le farfalle nel mio stomaco cominciarono a svolazzare. L’onda del cambiamento continuava inarrestabile...!!!
    “Nonnina... certo che ti raderei la topolona. Mammina, dai fagliela vedere com’e’ tutta rosa e morbida!”
    Sempre mantenendo il contatto visivo con mia madre mi alzai....cos’era quel movimento, una mano di Diana stava pelpeggiando un seno della nonna?.... appoggiai una gamba al bracciolo e tirai su il vestito... un non so che di sfida nel mio sguardo.
    “Ta – da!! Eccola qua!!”
    “Sonia.... sai che hai davvero una bella fica! Era una vita che non te la vedevo... e poi cosi’... nuda.... credo di capire Franco.”
    “Dai nonna, toccala, senti com’e’ morbida!”
    Sorridendo sorniona mia madre allungo’ la mano e mi sfioro’ il pube... poi con una mossa inaspettata mi passo’ il dito lungo la fessura.
    “Si, davvero morbidissima...” gli occhi fissi nei miei “... e bagnata!! Daccordo, mi avete convinta. Diana, vai a preparare che ti concedero’ l’onore di sbarbarmela. Diana parte a razzo. Io ero ancora li’ con la fica in mostra. Mamma ci mise sopra la mano e mi diede una lunga toccata dicendo:
    “Tesoro, avete messo la benzina vicino al fuoco... ora attente alle fiamme!”
    “Mamma un incendio e’ proprio quello che volevo” e la baciai sulle labbra. Rimase un attimo interdetta poi le sue labbra si mossero e rispose al bacio. Un bacio dolcissmo, da fine del mondo... e quando la sua lingua entro’ in contatto con la mia, mi sentii sciogliere. Si stacco’ tolse la mano e si lecco’ le dita, sempre guardandomi.
    “Andiamo che Diana deve farmi un servizietto!!”
    Le carte erano ormai servite e mamma era venuta a vedere!! Diana ci aspettava in bagno...nuda dalla vita in giu’. La vista del suo culetto mi diede un brivido di piacere.
    “Signora, benvenuta nel mio salone...’la patata perfetta’.... per favore si sieda sullo sgabello con la gnoccolona in bella vista!”
    Adesso anche mamma rise di cuore.
    “E va bene, l’avete voluto voi.” In un minuto, via gonna e mutande, ed eccola sullo sgabello, si sempre quello, che aveva gia’ presenziato alle nostre rasature.
    “Nonna, che cespuglione!! Adesso mi diverto proprio!”
    “Aspetta un momento... fai vedere un po’..! Anche tu ti sei rasata eh... scommetto che avete fatto il lavoretto assieme!” di nuovo mi guarda dritta negl’occhi, leccandosi il labbro superiore con la punta della lingua.
    “Si nonna... me l’ha rifatta mamma.... per la seconda volta. E adesso ci voglio ospitare un bell’uccelletto!”
    “E chissa’ quanti ce ne sono che volano bassi! Dai, forza, poche chiacchiere che se no si raffredda..”
    “Mmmmm, mi sa che qui bisogna cominciare con le forbici.”
    Sculettando Diana usci’ dalla vasca e preso un paio di forbicine rientro’ subito dedicandosi molto seriamente a potare il folto cespuglio della nonna, in un attimo esponendo alla vista le labbra gonfie e la spacca socchiusa, dall’apparenza... umida. Senza perdere un colpo la ricopri’ subito di sapone da barba, approffitando per massagiargliela per benino. Mia madre non fece commenti ma, mi strizzo’ l’occhio e allungo’ una mano sotto il mio vestito, cominciando ad accarezzarmela molto languidamente, un sorriso serafico sul viso.
    Diana alzo’ la testa e si accorse della manovra. Un sorriso illumino’ anche il suo di volto e la lingua saetto’ tra le labbra semichiuse. Poi il rasoio. Delicatamente ma rapidamente Diana raso’ la nonna dall’esterno all’interno, tirandole le labbra per meglio far scorrere le lamette e continuamente sfiorando il clito. Mamma non facevoa una piega ma sottolineava con pizzicotini al mio di clito, ogni volta che un brivido la faceva fremere. La dolce tortura termino’ con la rasatura del circolo di peletti che mamma aveva intorno all’ano. Per meglio accedervi Diana le pressava la mano col palmo sulla spacca e stirava le pieghette con due dita con mamma che mi stringeva il clito in una morsa. Dovetti mordermi le labbra per non gemere. Finito e sciaquato Diana rimiro’ il suo capolavoro!
    “Nonna... sai che hai proprio una bella ficona!! Mi sembra un’ostrica gigante.... ma qui cosa c’e’? Una perla? Mamma guarda che cosa ha qui la nonna!!”
    E prima che mia madre potesse fare qualcosa, Diana e aveva aperto le labbra con le dita, scapucciando un notevole clito.
    “Mamma, ma che bel grilletto! Non me lo avevi mai detto di avercelo cosi’ bello. Sembra una nocciola!”
    “Mmmmmm... chissa’ come se lo succhia il nonno! E tu, birichina, scommetto che te la sgrilletti ancora!”
    “Ragazze... attente... non fate scherzi!! Se mi toccate li’, non rispondo piu’ delle mie azioni!”
    “Brava nonna... cosi’ ti vogliamo... tutta bella eccitata... Dai, invece di ravanarti la fica di mamma, ti ho vista sai, perche’ non ci fai vedere mentre giochi col tuo grillettone. Devi farti delle godute... mmmmm... se fossi il nonno.... gnammmm.... tutto in un boccone. Mammina, ti puoi anche mettere nuda, tanto l’ho visto che la nonna te la sta strufugnando!!
    “Diana... sai che sei diventata una vera porcellina impertinente! E tu Sonia.. da quando...”
    “Da ieri mamma... le ho rasato la micetta e ho creato un mostro di libidine... ma visto che il gioco si sta scaldando, perche’ non andiamo a metterci tutte nude e comode di la’?
    “Sonia cara... mi sa che il taglio del pelo ha davvero un effetto... mi avete messa tutta in subbuglio e ho tanto bisogno di godere... Oddio cosa sto dicendo!! Ma si... tanto siamo in famiglia!! Mi sembra sia passata una vita dall’ultima volta che ho giocato con un’altra fica! Si, e tanto per risponderti Diana, me la meno tutti i giorni e tuo nonno se la lecca tutta tutte le volte che gliela do... il vecchio porco! A volte mi guarda aspetta che godo per poi succhiarsi tutto il sughetto!!”
    “Brava nonnina... allora adesso andiamo di la’... ti metti bella spaparanzata in poltrona e mentre ti sgrilletti ci racconti di cosa fate tu e il nonno e...”
    “... e ci devi raccontare anche chi era questa fica con cui giocavi. Mamma..!!! Sei piena di sorprese!!!”
    “Mie care... ancora non avete scoperto niente!! Oggi avete aperto la fica di Pandora e ne pagherete le conseguenze. Andiamo.. tutte nude che voglio godere!!”
    Ridendo e sculacciandoci a vicenda rientrammo in salotto. In un attimo volarono magliette, camicette, vestito e reggiseno. Tutte nude ci palpammo le tette a vicenda non resistendo volli succhiare quelle di mia madre... i suoi capezzoloni in bocca mi eccitarono talmente che quasi venni da sola...La spingemmo sul divano e ci accoccolammo ai suoi lati.
    “Ragazze, ma volete proprio che mi faccia un ditalino? Diana, perche’ non fai leccare la tua fichetta alla nonna? E tu Sonia? Muoio dalla voglia di leccartela fin da quando l’ho vista per la prima volta oggi!”
    “Nonnina, devi aver pazienza! Poi ce la lecchiamo tutte e tre ma adesso vogliamo vederti mentre ti fai... ecco, ti teniamo noi le gambe belle aperte! Tu apritela tutta e faccela vedere mentre la meni... dai... ed io intanto gioco con questo bel buchetto qui sotto.... Hai visto mamma che bel culo ha la nonna??
    “Certo che l’ho visto... e me la sto immaginando mentre si fa inculare da papa’...Mmmmm .... che scena..!!”
    “Sonia cara.... Tuo padre e’ un vero ‘cul’tore... gli piace il buchetto in qualsiasi salsa... a lui basta che sia culo e perde subito la testa...”
    “Chi l’avrebbe mai detto... anche mio padre un porcellone... allora sono i miei geni che si sono risvegliati..!!”
    “E si mamma... chedo proprio di si. Nonna la tua fica spalancata e’ proprio fantastica.... mammina, hai visto da dove sei uscita?”
    “Si tesoro... la sto guardando. Mamma dai... comincia a sbattertela e... raccontaci..!!”
    “OK.. va bene se me la tocco cosi’? Ci metto dentro tre dita e con l’altra mano mi strapazzo il clito... Diana, se vuoi puoi giocare col mio culetto e tu Sonia occupati delle tette.... Allora, ti ricordi quando abitavamo nella casa vecchia, quella mia amica, la Lina, ecco... era lei. Ci siamo conosciute subito dopo sposata e mi e’ stata di grande aiuto con la gravidanza e poi te piccola.... in poche parole siamo diventate intime e da li’ a leccarcela il passo e’ stato breve... Mmmmm ragazze....solo dopo mi resi conto che il suo era tutto un piano per coinvolgere anche tuo nonno e suo marito. Dio che porca che era la Lina..!!”
    “Mamma... ma allora e’ durata parecchio.... facevate i giochini a quattro?”
    “Fino a che non ebbero quell’incidente che ci lasciarono le penne. Pensa che se tu non avessi avuto gli esami, saremmo stati con loro... e altro che giochini. Vere orge di sesso. Tuo padre poi si trovo’ subito a suo agio, tanto da farlo con suo marito mentre noi li guardavamo. Furono loro ad insegnargli la via del culo...”

    “Cosa, cosa..... al nonno piace anche il pisello? Nonnina, questo si che e’ interessante!”
    “Davvero? Papa’ che lo prende in culo!!! Mamma...”
    “Beh.... al principio non lo sapeva neanche lui... come io non sapevo quanto fosse piacevole divertirsi tra donne. Per fortuna tuo padre ha una mentalita’ aperta ed una grande curiosita’ e al momento di provare non si tiro’ indietro. Sono sicura che anche voi che state cominciando a rimestare nel proibito, scoprirete che quando si tratta di godere si e’ disposti a tantissimi compromessi.... sempre si mantenga il segreto..!!”
    “E si.. la necessita’ del segreto la capiamo. Magari, mantenendo la cosa in famiglia o in una stretta cerchia di intimi.”
    “E si mamma... non vorrai mica che tutti sappiano che ce la lecchiamo tra di noi!”
    “Ecco... purtroppo e’ vero! La nostra societa’ non e’ ancora pronta al sesso libero e a tutto il resto. Anch’io fino a l’altro giorno ne ero schiava... ma non vi preoccupate, niente sputtanamenti. Mamma, dai... continua a menartela che sei troppo eccitante.. dicci un po’ di queste orge!!”
    “Ragazze... menarmela qui di fronte a voi, mi riporta davvero a quei tempi. Il nostro godimento maggiore era proprio farlo mentre gli altri guardavano... da masturbarsi a scopare, da spompinare a prenderlo nel culo... tutti lo facevamo con tutti... abbiamo cominciato con una coppia di fronte all’altra per poi passare alla lesbicata, allo scambio e infine ai due maschietti. Sembro’ cosi’ naturale nel’evoluzione del nostro rapporto. Oddio.. mi sembra di rivedere quando aprii per la prima volta le chiappe di tuo padre mentre Lina gli spingeva in culo il cazzo di Gianni... o la prima volta che me li sono beccati tutti e due assieme... uno in fica ed uno in culo.... Oddio... ecco ragazze, guardatemi, sto venendo... Oddio.. Oddio.. ecco... Siiiiiiii ....Oohhhhh.... siiiiiii!!!”
    Negli spasmi dell’orgasmo spingeva i finchi in alto. L’accompagnammo nel parossismo con carezze e baci... e due dita di Nadia nel culo e appena calmatasi le fui addosso, la mia fica sulla sua faccia, la mia bocca ad abbeverarsi dei suoi succhi, contesi dalla lingua di Diana. Mentre mamma mi brucava letteralmente la fica, io mi dedicai al suo grillo portentoso succhiandolo come un neonato fa col succhiotto e Diana la leccava continuando a rimestarle il culo. In pochi minuti fu travolta da un altro orgasmo ed io la seguii a ruota, strusciando la mia fica gocciolante sul suo volto. Il tempo di riprendere il rerspiro e mia madre si butto’ sulla fichetta di Nadia, offrendomi il culo a cui mi applicai industriosamente con bocca e dita. Godettero nuovamente e poi fui io ad avere il culo aperto da mia madre che, letteralmente mi inculo’ con la lingua. Ancora qualche orgasmo e ci ritrovammo tutte e tre per terra completamente sfiancate. Poco dopo eravamo, ancora nude, davanti ad un’altra tazza di te.
    “Spero proprio che mi inviterete ancora a prendere il te da voi!”
    “Nonnina, stai tranquilla... vieni pure tutte le volte che vuoi... le nostre gambe sono sempre aperte!”
    “...e.. mamma magari non saremo solo noi tre..!!”
    “...Sonia.. e chi altri?”
    “Non pensi che ci vorrebbe anche qualche maschietto?”
    “Cosa ti passa per la testa?”
    “Non so ancora... Franco, papa’... Oddio... papa’..”
    “... e... Diana....!?!”
    “Nonnina... io sto sognandomi l’uccello di papa’... e ora.. il nonno.... dici che gli piacerebbe la mia patatina?”
    “Al vecchio porco... la tua fichetta lo manderebbe in paradiso! Anzi... stasera mentre gli serviro’ la vecchia fica col nuovo look... gli accennero’ di qualche possibile sviluppo! Voglio proprio vedere... magari ci scappa una bella scopata! “
    “E tu nonna... non ci pensi? Magari anche tu potresti ritrovarti con un giovane virgulto tra le mani. Lo lasceresti volar via?’
    “Che giovane virgulto? Tuo padre non e’ piu’ certo di primo volo.... noooo.... stai pensando a Massimo... non ci credo. Perche;’ poi mi stupisco? Ti faresti scopare da tuo padre e perche’ non tuo fratello! Diana tesoro... certo che fare certe cosine con mio nipote... si, mi stimola... proprio come mi stimola la tua fichetta! Sonia... ci hai pensato, vero? Tuo figlio? Oddio Sonia..”
    “Mamma.... non solo l’ho pensato.. l’ho anche fatto.... e’ stato lui a rasarmi la fica l’altro giorno... e’ cominciato tutto cosi’ innocentemente, quasi per scherzo..”
    “.... e ieri l’ho aiutato a infilargielo nel culo... Avresti dovuto esserci nonna! E’ stato bellissimo vedere Massimo inculare la mamma!”
    “... ragazze.... mi sto bagnando ancora!! Oddio... Massimo che si incula la mamma... Oddio.... aspettate che me la devo menare... vengo subito... Oddio... Massimo.... Sonia che se lo fa mettere nel culo e tu che glielo infili.... e magari anch’io... si lo vorrei anch’io il cazzo di Massimo nel culo... Oddio ragazze... godo ancora...!!”
    Al vedere mamma cominciare a menarsela ci alzammo e ci mettemmo ai suoi fianche per sostenerla sulla sedia durante l’orgasmo che la prese velocissima. Sono sicura che altrimenti sarebbe caduta. Venne urlando come un’ossessa che voleva essere sfondata nel culo.
    Appena si riprese ci rendemo conto di che ora era e mamma si rivesti’ in fretta e furia per scappare a preparare la cena a papa’... e non solo quello!
    “Ragazze... vi chiamo appena ho novita’... e mi raccomando...!!”
    “Ciao mamma... peccato che Massimo sia cosi’ in ritardo. Chissa’ cosa sara’ successo!”
    “Ciao nonna... a rivedercela presto... guarda che aspettiamo per sapere tutto eh..!!
    Uscita mia madre cominciai a rendermi davvero conto del ritardo di Massimo.. lui di solito telefonava. Mi stavo preoccupando. Facemmo una doccia ma il pensiero mi aveva levato la voglia. Ci volle un’altra mezzora prima che sentissimo la chiave nella toppa. Gli saltammo addosso tutte e due.
    “Massimo... cosa e’ successo siamo in pensiero..”
    “Disgraziato... potevi telefonare... e poi ti sei perso la nonna!”
    “Ehmm ... io... scusate... ehmm... un imprevisto.... ehmmmm.. non ho saputo dire di no...”
    “Cosa... chi...?”
    “Ehmmm..... Emma... la giornalaia.... ehmmm .... l’ho incontrata sull’autobus e mi si e’ subito appiccicata mettendomi una mano sul l’uccello... e poi mi ha detto in un’orecchio che se andavo da lei mi avrebbe fatto un pompino. Mi dispiace ma non ho resistito... ce l’avevo durissimo e...”
    “... e mentre tu andavi a farti spompinare da quella troiona, noi qui a preoccuparci..!!
    “E poi? Solo un pompino?”
    “Un momento.. fatemi almeno entrare in casa. Non sarete mica gelose vero?”
    “Figurati... solo preoccupate. Sie libero di fartelo succhiare da chi vuoi..!! Pero’ se fossi arrivato a tempo...”
    “... avresti trovato la nonna che si faceva rasare la topona...”
    “... e poi se l’e’ sgrillettata....”
    “... e poi ce la siamo leccata...!!!”
    “La nonna?”
    “La nonna. Ha una ficona tutta da godere... ma addesso e’ andata a casa. Se fossi mamma stasera ti lascerei a secco....!!
    “Per il momento vai a farti una doccia e a disinfettarti il pisello..!! Chi lo sa cosa si succhia quella..!!”
    “ E invece oggi era tutta pulita e profumata. Ce l’avete con lei eh? Cosa ha fatto di male?”
    “A parte fare la porcona con mio figlio? Niente altro? E’ stata brava almeno?”
    “Piu’ brava di noi?”
    “Non saprei... di certo diversa. Me lo ha succhiato con una voglia! Avreste dovuto vederla. Credo che abbia una fame arretrata di cazzo.”
    “Non starai mica pensando di scopartela vero?”
    “Non proprio... ma se anche fosse? Mentre me lo succhiava le ho accennato che sarei capitato di li’ ancora coi miei amici e lei si e’ infoiata ancora di piu’. Poi mi ha detto che se volevamo ci avrebbe spompinato tutti e tre assieme. Cosi’ le ho promesso che ci saremmo andati. Si e’ succhiata tutto come un’idrovora e, mamma, anche lei mi ha infilato un dito nel sedere... non mi dispiace sai!”
    “E va bene... ti perdono..!! Ma mi dovrai raccontare sempre tutto.. daccordo?”
    “Va bene mamma.... e... stasera...?”
    “Stasera.... aspettiamo tuo padre e....”
    “.. e poi facciamo la festa alla mia topina! Vero mamma?”
    “Certo cara! Salvo imprevisti stasera la tua fichetta ricevera’ la visita del signor cazzo.... quello di tuo padre cara...!!”
    “Oddio mamma...non so se ce la faccio ad aspettare. Appena papa’ arriva voglio subito saltargli addosso!”
    “E invece farai la brava ancora per un po’... vedra, sara’ bellissimo!”
    Come al solito Franco era in ritardo... nemmeno il sapere cosa c’era in programma lo faceva correre a casa! Tanto per mantenere le cose nel normale lo spedii a farsi la doccia con Diana che avrebbe voluto andare a lavargli la schiena. Durante la cena che avevo volutamente tenuta leggera, la tensione era altissima. Nessuno di noi indossava biancheria intima.. Io con il solito vestitino da casa... Diana un kimoncino che tutte le volte che si muoveva diceva ‘saltatemi addosso’, Massimo in pantaloncini e il pacco gonfio e Franco in vestaglia..... e nient’altro. Avevo guardato!!
    Appena sbarazzato tavola, mi portai Diana in bagno per un clisterino, che ci facemmo a vicenda con la solita peretta. Diana era talmente irrequieta che dovetti calmarla con un rapido ditalino. Infilatami anch’io una vestaglietta, raggiungemmo i maschietti che, specialmente Massimo, se ne stavano piuttosto tesi e nervosi davanti alla tv. Drammaticamente mi misi in posa davanti a loro, Diana al mio fianco e annunciai:
    “Allora.. mi sembra che ci abbiamo girato attorno abbastanza. Se non avete cambiato idea e’ arrivata l’ora di darsi da fare. Forza... via la tele e .... fuori l’attrezzatura.!!”
    Massimo si giro’ verso suo padre, ancora titubante e Franco, quanto amo quell’uomo, capito che toccava a lui aprire, spense la tele stirandosi come un gattone, si alzo’ aprendo la vestaglia... e mostrando per la prima volta al resto della famiglia, la sua erezione imperiosa.
    “Figliolo, imparerai che quando le donne hanno qualcosa in testa, non ti danno tregua.... forza che ne abbiamo qui due che stanno salivando..!!”
    Massimo non aspettava altro. Finalmente sorridendo, liberato del peso dell’ultima piccola incertezza, salto’ in piedi mettendosi subito nudo e mostrando orgogliosamente il cazzo inalberato. Diana non resistette oltre. Era gia’ nuda prima che facessero un passo e, mentre io la imitavo, lei si inginocchio’ davanti a loro prendendone uno per mano.
    “Oddio papa’... mamma.... come siete belli! Mamma, per favore resta a guardare un attimino. Papino caro, non sai quanto sia felice in questo momento. La mia fichetta sta letteralmente colando, ma prima sento dentro questa voglia enorme di succhiarvelo... tutti e due assieme. Non vi dispiace vero?”
    “Tesoro, qualsiasi cosa tu voglia, cercheremo di soddisfarti. Questa e’ la tua serata!”
    “E si sorellona... succhia pure a volonta’. Lo sai che ... wow...!”
    La bocca vogliosa di Sonia li imboccava e succhiava, voracemente, a turno... le loro palle in mano se li passava sul volto per poi riprenderli in bocca, dentro a solleticarsi l’ugola. Poi prese a menarli, cappella contro cappella, leccandoli entrambi assieme. Coi capezzoli talmente gonfi che mi facevano male, mi portai alle loro spalle, passandoglieli sulle loro schiene, mordendoli sul collo e sulle orecchie, le mie mani a strigere le loro chiappe tese per poi forzare le fessure e spingermi con le dita nei lo culetti stretti. Entrambi si rilassarono un momento, permettendomi di spingergli dentro un dito. Sentii mio marito fremere al contatto della sua cappella contro quella del figlio. Massimo alzo’ un braccio per stringersi vicino il padre che subito fece altrettanto. Com’erano belli cosi, stretti l’uno all’altro mentre Diana li succhiava ed io come una medusa dietro di lero, i miei tentacoli nei loro buchetti. Di nuovo fu Diana a dettare il cambio. Lasciati i bocconi si sdraio’ sul tappeto alzando le gambe e aprendole al massimo mentre con le mani si apriva la fichetta.
    “Adesso, papa! Adesso... fammi donna!! Riempimi col tuo cazzo. Voglio sentirti tutto dentro!”
    Franco si inginocchio’ davanti a lei e presoselo in mano comincio’ a strofinare la cappella su tutta la fichetta fradicia che Diana gli offriva spalancata.
    “Ecco Diana, tesoro... lo senti? Tra poco sara’ tutto dentro di te... ma prima, lasciami assaporare un po’ dei tuoi succhi... voglio leccartela tutta prima di scoparti.”
    “Oooohhh siii papino... siiiii!! Leccami, leccami la fica.. fammi sentire la tua lingua... Siii papino ... siiii....!!!”
    Per raggiungere con la bocca la fichetta di Diana, Franco si era dovuto inginocchiare e abbassare la testa tra le sue cosce. Questo aveva spinto il suo sedere in alto, offrendo alla mia vista l’occhio scuro del suo ano sopra le sue palle gonfie. Non resistetti. Abbandonai Massimo e, inginocchiata dietro di lui gli aprii ancora di piu’ le chiappe con le mani per poi portare la bocca sul suo buchetto e succhiarglielo come fosse una caramella, cercando di spingergli dentro la lingua. Perche’ non l’avevo mai fatto prima? Forse perche’ il culo di un uomo era territorio proibito? Niente era proibito d’ora in poi. Sentii al mio fianco la presenza di Massimo. Povero figlio! Nessuno si occupava di lui e se lo stava segando lentamente. Sollevai la testa e lo guardai, poi sotto il suo sguardo spinsi un dito nel culo del pdre e, muovendolo su e giu’ gli strizzai un occhio, infine lo afferrai e cominciai a succhiarglielo. Solo pochi attimi e Franco si raddrizzo’ per sistemarsi tra le cosce aperte di Diana. Era arrivato il momento. Diana stava per essere sverginata dal padre. Nuovamente abbandonai Massimo per inginocchiarmi al loro fianco. Franco si era come seduto sui talloni e afferrata Diana da sotto il sedere l’aveva alzata verso di lui. Feci giusto a tempo ad impugnare il cazzo e a dirigerne la punta verso la fichetta offerta aperta dalle sue stesse mani. Io lo puntai, lui spinse e la tiro’ verso di se nello stesso tempo. Un movimento lento ma deciso e inarrestabile. Il sottile ostacolo solo resitette una frazione di secondo alla spinta imperiosa e cedette. Diana emise un gemito che si trasformo’ in un ‘Siiiii’ appena il cazzo di Franco fu tutto dentro di lei. Franco si fermo’ un secondo e lei lo strinse forte con le gambe incrociate dietro la sua schiena, la mia mano intrappolata tra di loro.
    “Ohhh... Siiii papa’... Lo sento dentro.... tutto in fondo.... Oooohh siii dai... scopami ora.... chiavami...”
    “Dai Franco... cosi’... stai chiavando tua figlia.... E’ tutta tua adesso! Aprile la fichetta, scopala, falla godere!!”
    E Franco comincio’ a muoversi, prima lentamente poi piu’ veloce ma sempre con fermezza, facendole sentire tutta la lunghezza del suo uccello entrare dentro di lei che tra un gemito e l’altro lo incitava a scoparla mentre io le stimolavo il clito incitandolo a mia volta. Massimo, lasciato momentaneaente fuori si avvicino’ e si uni’ al coro di incitamenti.
    “Dai papa’.. falla godere... vedi come le piace...”
    “Dai Franco ... siii... dai che sta godendo...”
    “Ooooohhhh papino... siiii.... scopami tutta..... aprimi fino in fondo... aaaahhhh ..... siiiiii che bello il cazzo...... perche’ ho aspettato tanto? Mamma... potevi dirmelo prima..... aaaaaahhhh dai papa’, dai....”
    Il cazzo duro di Massimo apparve davanti ai miei occhi e mentre lo imboccavo il mio sguardo incrocio’ quello di Franco.... era anche davanti ai suoi di occhi.... che mi strizzo’ l’occhio e si lecco’ le labbra come per dirmi “Dai, succhia”. Avrei succhiato mio figlio proprio davanti agli occhi di mio marito.... e tra un po’ lo avrei avuto dentro.... Dio, come lo volevo! Mentre succhiavo Massimo, limitandomi alla sua cappella, Diana stava raggiungendo il suo primo orgasmo da donna... ormai ansimava forte aggrappata al padre come un polipo, la bocca spalancata in un gemito che non si sentiva mentre Franco la pompava forte con un ritmo veloce e costante e le mie dita le stringevano il grilletto. Dentro spingeva Franco e piu’ forte si srtringeva diana alle sue spalle, le gambe fortemente ancorate dietro di lui fino a che dalla sua bocca spalancata il gemito silenzioso si trasformo’ in un ruggito di liberazione e Diana inizio’ a dimenarsi mentre ora era Franco a tenerla stretta. Le nostre carezze accompagnarono i sui spasmi Franco continuando a muoversi dentro di lei fino a che si calmo’ e mollo’ la presa giacendo ansante. Mi accorsi che anche Franco era prossimo a venire e stava per levarglielo.
    “No caro... no, vienile dentro... deve provare anche questo piacere.”
    “Oooohhh si papino... dammela, riempimi tutta..!!”
    Franco mi guarda come per chiedermi se fossi sicura. Diana aveva cominciato a prendere la pillola ma se anche fosse successo.... che male ci sarebbe stato? Eravamo in famiglia, no?
    “Si caro... si... vai tranquillo..... faglielo sentire mentre godi.”
    “Dai papino. Dai... dai che ti sento... siiiiiii.... Oddiooooo, oddiooooo, siiiiiii ti sento... la sento.... gli schizzi caldi nel mio pancino...... siiiiiii mamma... siiiiiii... oddio... godo ancora.... vengoooooooo...!!!
    E di nuovo Diana urlo’ di piacere mentre Franco rantolava il suo orgasmo tutto spinto dentro di lei. Un momento indimenticabile. Non potevo piu’ aspettare. Mentre loro giacevano ancora ansanti spinsi giu’ Massimo e ci saltai sopra impalandomi e urlando.
    “Ecco.. adesso tocca a me prenderlo! Franco, guarda questa bagasciona che si scopa il figlio... nostro figlio Franco! Guarda come lo prendo tutto dentro!!”
    Lo cavalco velocissima continuando a blaterare. Pochi secondi e le loro mani e bocche sono su di me. Non solo Massimo che mi tiene per i fianchi, anche Franco e Diana mi schacciano i seni pizzicandomi i capezzoli, mi sculacciano e stuzzicano il buchetto, mi baciano e mi mordono.
    “Si amore... dai che sei bellissima. Vederti godere cosi’, da fuori, mi eccita terribilmente. Vederti chiavare nostro figlio ancora di piu’.”
    “Dai mamma che ha le palle che scoppiano!”
    Sentivo le loro voci ma ero concentrata su quel paletto rovente che mi facevo salire tutto dentro e che la mia fica stringeva ogni volta che risalivo con la paura che sarebbe uscito da me, lasciandomi vuota. Mi abbassai su di lui baciandolo e aumentando ancora il ritmo della cavalcata. Dita si intrufolarono nel mio buchetto. So che urlavo nella sua bocca. L’orgasmo mi travolse, mi prese con la furia di un’uragano lasciandomi poi spenta e tremante nella sua scia. Massimo era ancora dentro di me. Mani mi stavano massaggiando, voci mi riportarono alla realta’. Ricominciai a muovermi, lentamente. Massimo non era ancora venuto ed io volevo la sua sborra dentro di me.
    “Brava mamma... ora fai godere lui...!!
    “Tesoro, sei stata fantastica. Vederti godere cosi’ mi ha levato qualsiasi ombra di dubbio. Forza ora... fallo venire dentro di te. Fatti riempire da tuo figlio!”
    Non avevo certo bisogno di quelle parole, ma erano musica nelle mie orecchie. Massimo era pronto. Il suo cazzo una sbarra rovente che si gonfiava.. stava per espolodere. Il suo urlo di piacere fece da esca per un mio nuovo orgasmo che mi travolse mentre i fiotti del suo seme mi riempivano. Stremata, ansante ed ancora gemente mi accasciai mentre Diana si gettava sul cazzo del fratello per ripulirlo dei nostri succhi. Con mia grande sorpresa Franco si piego’ sulla mia fica e prese a leccarmela, ripulendola della sborra del figlio. Gli accarezzai la testa spingendomi contro la sua bocca, offrendomi tutta a lui. Un muovo fremito di piacere mi colse facendomi irrigidire. Franco mi succhio’ per ancora qualche secondo e mi guardo’ negli occhi.
    “Lo sai quanto mi piace la tartina alla crema.!!”
    “Si caro... si! Ti amo tanto! Vi amo tutti!”
    “Ehi... anch’io vi amo tutti.... ma anch’io ho qui una tartina tutta imburrata... non c’e’ nessuno che ne voglia un’assaggino?
    “Io sorellina.... non ne ho mai assaggiate prima!!! E visto come piace a papa’, dev’essere buonissima!”
    Cosi’ dicendo Massimo si tuffo’ tra le gambe di Diana che lo incitava a succhiarsi tutta la sborra del padre mentre io e Franco li guardavamo accarezzandoci. Un paio di minuti ed anche loro si rialzavano e rimasero a guardarci sorridenti. Massimo si leccava le labbra.
    “Allora ragazzi... cosa ne dite del sesso con mamma e papa?”
    “Wow mamma.... avremmo dovuto farlo prima! Papa’ hai proprio ragione. La fica alla crema e’ davverro buona!”
    “Ehi voi... non crederete mica di aver finito qui. Io ho ancora un buchetto che deve ricevere la sua prima visita dal signor cazzo.... ed io non voglio aspettare ancora. Probabilmente sono l’unica vent’enne ancora semivergine!!! Papa’... ti aspetta ancora uno sforzo.”
    “Tesoro... mentre io mi riprendo, perche’ non fai aprire a Massimo la strada? Sara’ piu’ facile e tu godrai di piu’!”
    “Papa’ a ragione cara. Ora ce ne andiamo tutti sul letto... siamo un po’ vecchiotti per il pavimento... e mentre noi ci godiamo lo spettacolo Massimo potra’ aprirti il buchino, cosi poi papa’ potra’ spannartelo del tutto.”
    “E va bene... Massimo sembra che il lavoro sporco tocchera’ a te... ma, mamma, poi vogliamo vedere anche te a chiappe per aria mentre papa’ ti incula... finora ti ho solo sentita godere mentre lo prendevi. Ed ora voglio vederlo mentre te lo apre.”
    “Va bene, tesoro, tutto quello che volete... ma ora, fatemi bere qualcosa e poi a letto, daccordo?”
    “Forza mamma che il buchino mi prude!!”
    La pausa merenda prese qualche minuto piu’ del previsto visto che riscoprirono tutti di essere assetati... ma poi ci aspettava il letto. Io e Franco pensavamo di accomodarci per fare da spettatori, almeno all’inizio, ma avevamo fatti i conti senza Diana... lei ci presento’ le chiappette aperte, dovevamo lavorare...!
    “Mamma, papa’, che ne dite di preparmi per bene il buchino.. intanto io mi spompino l’uccello di Massimo. Mamma, metteteci un bel po’ di cremina!|”
    “Prima un bel po’ di saliva tesoro. Adesso papa’ e mamma te lo leccano tutto per benino... vieni, inginocchiati qui davanti a noi. Vieni Franco che ti aiuto a leccarle il culetto!”
    Assieme io e mio marito ci avvicinammo a quel culo, spalancandone le chiappe con le mani e assieme cominciammo a slinguarla con le nostre lingue che si intrecciavano, spingevano, scendevano a raccogliere le gocce di succo che colavano dalla sua fica gonfia per poi tornare ad intrecciarsi. I mugolii di Diana erano soffocati dal cazzo del fratello che le riempiva la bocca. Dopo le lingue furono le nostre dita ad impossessarsi del suo buchetto. Ben lubrificate si spinsero dentro di lei... prima io, poi lui, poi assieme... le nostre dita scorrevano libere dentro di lei aiutate da abbontante gel. I mugolii cessarono. Diana sbotto’ in un grido.
    “Basta dita adesso! Ora lo voglio nel culo.”
    “Si tesoro... sei prontissima..! Vieni, girati di traverso cosi’ papa’ te lo apre bene ed io posso spingertelo dentro. Vieni Massimo... ecco, aspetta che anche mamma ti da una succhiatina... ecco...”
    Con mia grande sorpresa, Franco si giro’ verso la cappella che era anche di fronte a lui e la bacio’.
    “Vai figliolo... fai il tuo dovere!”
    Guidato dalla mia mano, il cazzo di Massimo si diresse verso il buchetto palpitante, in attesa, tutto lucido di crema. La mia mano spinse dolcemente, ma fermamente, fino a che la cappella si apri’ la strada nel buchino che si apri’ come una bocca per accoglierla. Diana rilascio’ un lungo gemito... piu’ sorpresa e piacere che dolore! Appoggiai le mano dietro a Massimo e lo spinsi ancora... fino in fondo...!
    “Ooooohh.... oooohhhhhhhh ... mamma.... e’ dentro!! Mamma... ce l’ho tutto nel culo!! Oooohhh siiiiii, mi piace ... mamma e’ bellissimo!! Ooooohhh siii...Massimo... forza spingi, inculami dai...!! Oddio... mamma... siii, toccami la fichetta. Dai Massimo, tutto dentro, ancora.... Papino... poi tocca a te... voglio ancheil tuo cazzone tutto nel culetto... Dai Massimo, riempimelo di sborra cosi’ papa’ entrera’ meglio.... noooo... anzi.... tienila per la mamma.... cosi’ mentre papa’ riempira’ il mio tu riempirai il suo... vero mamma che lo vuoi anche tu nel culetto? Oddio come mi piace.... Oooohhh,...... mmmmmm....... credo di star per godere.... oddio..... Dai Massimo, dai che godo...... ma non venire eh... Siiiiii... Oddio... oddio.... siiiiiiiiiiii!!! Oddio..... ora papa’.. ora mentre sto godendo, aprimelo tutto.... sfondami il culo.... “
    L’invito di Diana era irresistibile. Massimo si sfilo’ lasciandoci vedere il buco spalancato e pulsante e Franco prese subito il suo posto senza lasciergli il tempo di richiudersi. Il suo cazzo entro’ tutto nel culo della figlia in un unico movimento accolto da un urlo di piacere. Nello stesso momento Massimo mi spingeva in ginocchio accanto a lei e in fretta e furia mi slargo’ le chiappe e me sbatte’ dentro in un colpo solo. Anche a me scappo’ un’urletto di piacere.
    “Aaaaghhhh papa’.... papa’ ti sento... mi stai aprendo tutta.... siiii papa’ inculami, dai.... mammina, ti stai facendo inculare anche tu?”
    “Si cara... Massimo mi sta inculando come una furia.... e tu, ti piace il cazzone di papa’? Ti sta aprendo tutta?”
    “Ohhhh .... mamma.. papa’ mi sta sfondando... me lo sento nello stomaco... credo di essere pronta per godere ancora1”
    “Si tesoro.... anch’io. Dai che godiamo assieme... Dai Massimo inculami... incula la mamma che gli piace tanto... Dai che godo anch’io. Diana, tesoro... baciami...!!!
    Inculate fianco a fianco le nostre bocche si unirono ed un momento dopo si riaprirono per urlare il nostro piacere. Urlammo e urlammo ma quei martelli pneumatici non si fermavano. Anzi, all’unisono padre e figlio si scambiarono buco. I nostri gemiti ripresero vigore sotto la spinta dei loro cazzi che ormai pompavano veloci nei nostri buchi spalancati... ancora uno scambio ed altro aumento di ritmo. Facevano a gara i due mostri... e noi godevamo, ormai sferzate da una catena di orgasmi senza fine. Il primo a cedere fu Massimo che mi riempi’ le budella con un clistere di sborra.. Franco lo segui’ a ruota ruggendo come un leone mentre annaffiava l’intestino di sua figlia.
    In silenzio giacemmo uno sull’altro... per il momento appagati.

    Weekend. Fine settimana. Voleva dire niente scuola. I ricordi di quell’ultima notte di sesso come un sogno vivido di quelli che ti lasciano il dubbio per qualche momento... ma non erano un sogno... il languore e gli indolenzimenti del mio corpo lo testimoniavano, cosi’ come i corpi nudi dei miei figli intrecciati sul letto. Mi sfilai e mi alzai, il bisogno di andare in bagno impellente. Franco non c’era. Come tutti i sabati, anche quello aveva seguito il richiamo della foresta. Il golf con i suoi simili un rito settimanale imperdibile. Mi infilai sotto la doccia crogiolandomi sotto il getto dell’acqua calda per non so quanto e poi, ancora tutta illanguidita mi concessi una ricca colazione. I lupachiotti fecere la loro comparsa poco dopo.
    Nudi ed assonnati! Li spedii in bagno dove si infilarono assieme. Anche a loro la doccia fece bene perche’ arrivarono allegri e pimpanti, Diana tirandosi dietro Massimo tenendolo per l’uccello teso.
    “Mamma... Massimo avrebbe ancora voglia di ripassarmi il culetto... ma, a dir la verita’ mi brucia ancora un pochino.... ci pensi tu o....”
    “Diana... sono sicura che Massimo puo’ far colazione tranquillo che gli passa.... non si puo’ mica scopare all’infinito!! Certo, alla vostra eta’ non si smetterebbe mai... ma dovete imparare a controllarvi. E mettetevi qualcosa addosso cosi’ vi calmate un pochino.”
    “Va beh... pensavo che un bel pompino, al mattino.... pero’ anche tu dovresti vestirti... se no non vale!!!”
    “OK, avete ragione anche voi... allora, colazione e poi mi aiutate a fare i lavori... non avete impegni per oggi vero?”
    “Veramente... dovevo uscire con la Silvia... dovevamo andare a vedere delle cosine...”
    “E io ho appuntamento con i ragazzi. Lo sai che al sabato andiamo fuori in bici...!!”
    “Daccordo, fate come volete... vuol dire che faro’ la casalinga disperata... e mi grattero’ la topa da sola!!
    “Mammina... se vuoi, prima di uscire, ti facciamo noi un bel servizietto!”
    “Si mamma... anche se poi saro’ moscissimo in bici... se vuoi una bottarella...!!
    “Ma sentili i mandrillini... via, via... mangiate che posso fare senza di voi!!”
    Un’ideina su una mattinata di sesso pigro ce l’avevo anche fatta ma.... bisogna adeguarsi alle situazioni... e con in testa immegini della serata precedente mi misi a sfaccendare. Il trillo del telefono mi riporto’ a terra.
    “Pronto... mamma, ciao...”
    “Ciao cara.... non disturbo spero!”
    “Noooo mammina..... anzi! Mi hanno lasciata qui tutta sola a meditare sulle mie azioni.”
    “Qualcosa che non va?”
    “No, anzi... piu’ bene di cosi’... il fatto e’ che stamattina pensavo di rilassarmi facendomi coccolare e invece... aspettero’!!”
    “Ma... ieri sera.... Mio Dio che cosa ti sto chiedendo....”
    “Diana ....? Mamma... e’ stato bellissimo.... Avresti dovuto esserci. Si e’ presa Franco senza batter ciglio... e come ha goduto.... e poi l’ha voluto anche nel culetto...!!”
    “O tutto o niente eh.... e si, avrei voluto esserci. Ma ci saremo presto!”
    “Allora? Papa’ l’ha presa bene?”
    “Bene? Me l’ha fatto come una scimmia... mi brucia ancora un pochino..!! Erano anni che non me lo stantuffava cosi’!”
    “Allora il look a funzionato?”
    “Si, in parte anche quello... si e’ fatto una mangiata di mussa che da sola valeva la pena, ma il bello e’ stato quando gli ho detto che te l’eri rasata anche tu e che te l’avevo vista.. e cosi, menttre mi strapazzava, gli ho detto che ce l’eravamo leccata... e’ stato allora che me lo ha infilato di dietro senza preavviso... meno male che ero preparata per l’evento..!! Poi gli ho detto che mi avevi fatto capire che ti sarebbe piaciuto incestare anche con lui e non ce n’e’ stato piu’ per nessuno. Mi ha sbattuta a testa in giu’ e martellata senza pieta’. Una vita che non godevo cosi’. Poi, mentre ci rilassavamo, gli ho spiegato la tua nuova filosofia e il fatto che volevi mettere assieme tutta la famiglia. Il pensiero lo ha fatto arrapare di nuovo specie dopo che gli ho detto che a rasarmela era stata Diana... dovevi vederlo... assatanato... mi ha infilata di nuovo e sbattuta davanti e di dietro per almeno un’altra mezzora mentre mi faceva raccontare quello che avevamo combinato e quando gli ho detto che ti eri fatta tuo figlio.... mi ha riempito fino alle orecchie...”
    “Mamma... ma sei proprio perversa!!! Gli hai proprio fatto una telenovela a puntate..!!:”
    “Si, ed ad ogni ripresa aumentava l’arrappamento... e giu’ cappellate! Pensa un po’ se gli dicevo che in quel momento stavate facendo la festa a Diana. Sonia cara... non ci crederai ma ce l’ho di nuovo fradicia.”
    “Anch’io mamma, ma niente ditalini al telefono... e papa’ dov’e’?”
    “Il solito... caffe’, giornale, chiacchierata... tra un po’ sara’ qui e comincera’ ad annusarmela come un cagnolino...”
    “Dovresti essere contenta. Ma perche’ non venite a pranzo da noi.... uno spuntino leggero e magari .... ci sara’ anche Massimo....”
    “Mia cara l’idea mi stuzzica parecchio. Credo proprio che saremo li’ al piu’ presto. Devo solo fare uno squillo al vecchio e dirgli che i suoi nipotini lo aspettano. Mi ha sgridato per non aver aspettato Massimo... hai capito il porcello!!! Voleva sapere come ce l’ha suo nipote!! A proposito, com’e’ Massimo al riguardo? Idee aperte o..”
    “A dir la verita’ e’ un bel porcellino anche lui....non l’ho mai guardato da quel punto di vista, ma: il dito nel culetto gli piace, si tira le pippe con gli amici e il contatto col padre lo eccitava... io credo che sia un curioso. Pensi che papa’ voglia davvero...”
    “Mia cara... io tuo padre lo conosco bene e sono sicura che alla prima occasione ci provera’ subito.... per lo meno a succhiarselo, e se poi viene anche il resto, tanto di guadagnato.”
    “Interessante quel lato sconosciuto di papa’. Chissa’ se anche Franco ha qualche tendenza verso gli insaccati... !!!
    “Non ci resta che provare tesoro... ormai siamo in ballo e dobbiamo ballare... pero’ la musica possiamo scegliercela. O sbaglio!!!”
    “No, mammina.. hai ragione, la musica la scegliamo noi... e a me, la voglia di un giro di valzer con papa’ mi e’ rimasta tutta!!”
    “Mmmmm... dopo la nottata non so quanto riuscira’ a ballare il vecchio.... dobbiamo andarci con calma sai...!!”
    “Non preoccuparti mamma.... qualche minuto in sella e’ tutto quello che voglio.”
    “Tu... ma dimentichi ci sono anche gli altri e sopratutto che lui tende a strafare...non si rende mica conto che non ha piu’ vent’anni!!”
    “Beh... vuol dire che ci penseremo noi a tenerlo sotto controllo. Occhio all’orologio e manometro a portata di mano!”
    “Non farla tragica ora... basta non farlo esagerare...!! Comunque, adesso lo chiamo e tra un’oretta siamo li’.”
    “Ciao mamma, vi aspetto...!!!”
    Anch’io feci un paio di telefonate dicendo ai ragazzi che i nonni sarebbero venuti a trovarci per pranzo e che sarebbero stati felici ci fossero anche loro. Preparai un pranzetto leggero ad alto contenuto calorico ed una bella infusione per i nostri culetti.... meglio essere preparati..!!! Naturalmente avvisai Franco dei preparativi e ci accordammo che lui sarebbe arrivato un pochino piu’ tardi in modo da evitare qualsiasi imbarazzo iniziale. Sarebbe arrivato con la minestra in tavola...!!
    I miei furono puntualissimi. Mamma arrivo’ a passo di carica con papa’ al seguito, direi in punta di piedi. Non ci credeva ancora. Mi basto’ lo sguardo interrogativo sul suo volto quando mi abbraccio’. La mia bocca sulla sua gli tose gli ultimi dubbi. Un bacio veloce, ma un bacio da amante, non da figlia.
    “Andiamo, andiamo, almeno chiudete la porta!” intervenne mia madre
    “E i ragazzi dove sono?”
    “In arrivo. Andiamo in sala?”
    “Io direi di si... subito a letto mi sa di peccaminoso. Vero Piero?”
    “Si tesoro... come volete voi! Intanto io mi guardo un po’ di sport?”
    Papa’ faceva il noncurante ma si vedeva che era agitato, mentre mamma era eccitata e cominciai ad esserlo anch’io! Altro che vedere le notizie sportive.
    “Mamma, ho preparato in bell’infuso di malva ed erbe aromatiche... visto che tuo marito ti ha strapazzata un po’. Cosa dici se intanto che arrivano non cominciamo a prepararci. Per il pranzo aspetteremo Franco, se per voi va bene.”
    “Ottima idea... una bella peretta calda per metterci dell’umore giusto. VeroPiero?”
    “Si cara... ma aspettiamo Franco solo per mangiare, spero..”
    “Papa’, non sarai mica un pochino arrappato?”
    “Io....mmmm... magari un tantino. Non capita mica tutti i giorni dia andare a casa di tua figlia con l’idea di farci qualche giochino erotico.... aspettando che arrivino i nipoti, per concludere col genero. Ma Franco sa tutto vero?”
    “Si, papa’.... e’ per quello che sta tornandosene a casa per pranzo. Anche lui non vede l’ora di fare la vostra intima conoscenza!”
    “Hai sentito Anna?... anche il genero eh...!!!”
    “Certo caro... o tutti o nesssuno!! Non si puo’ mica discriminare! Ma Sonia, tesoro... perche’ non fai vedere a papa’ la tua passera implume. Ne ha tanta voglia, ma gli manca il coraggio di chiedertelo.”
    “Davvero papa’ vuoi vedere la mia passerotta... tutta nuda?”
    “Sarebbe il sogno della mia vita divenuto realta’, tesoro!”
    “Oh papino... ed io muoio dalla voglia di fartela vedere!”
    E come avevo fatto con mamma il giorno prima, appoggiai la gamba ul bracciolo e alzai il vestitino, ripetendo la formula magica.
    “Ta-da, eccola qua!” e gliela misi ad un palmo dal naso.
    Mio padre strabuzzo’ gli occhi e spalanco’ la bocca rimanendo muto.
    “Ecco... visto!! Gli e’ venuto un colpo. Piero, se ci sei puoi toccarla!”
    “Papa’.. dimmi qualcosa.... ti piace?”
    Papa’ allungo quasi timidamente la mano per toccarmela con due dita.
    “Sonia... sono morto e andato in paradiso... hai visto Anna che bella fica ha nostra figlia?”
    “E me la sono anche leccata tutta!! Aspetta di vedere quella di Diana... altro che paradiso...!!
    “Anna, se non te l’ho mai detto, ti amo..”
    “Si, me lo dice tutte le volte che facciamo i porcelli.”
    Le dita di papa’ si erano fatte piu’ avventurose esi addentravano per la fessura, facendomi fremere. Trovarono il clito irrigidito e lo stuzzicarono.
    “Papa’, se continui cosi’ va a finire che ti salto addosso subito. Invece che ne dite di spogliarvi anche voi mentre preparo la peretta?”
    “Mi sembra un’ottima idea cara. Restiamo col programma. Piero, forza!”
    Esco per un minuto a preparare e ritorno per trovarli nudi tutti e due.. Mamma seduta con papa’ davanti. Gli stava succhiando la cappella. Come mi vide alzo’ la testa dandogli un paio di lunghe menate.
    “Mia cara.. il biscotto e’ cotto..”
    “Papa’... sai che hai proprio un bel cazzo.... sembri ancora un giovanotto!”
    Papa’ aveva un bel cazzo lungo e dritto, non troppo grosso, rosa e liscio con la cappella di un rosa piu’ vivo. Davvero un cazzo da giovanotto. Non resistetti ed anch’io allungai una mano. A sentirmelo in mano, cosi’ caldo e vivo mi diede un lungo brivido. Avevo in mano il cazzo di mio padre e fra non molto lo avrei avuto dentro.... cominciavo a colare..!! Papa’ allungo’ a sua volta la mano tra le mie cosce tuffando le dita nel pozzetto e stavolta fu lui ad unire le sue labbra alle mie che subito si aprirono permettendo alla sua lingua di invadermi la bocca. Improvvisamente sentii le gambe molle ma mia mamma era dietro di me e mi sorresse. Il suo corpo nudo contro il mio, le mani sulle tette, la bocca sul collo. Ebbi cosi’ il mio primo orgasmo per mano, letteralmente, di mio padre. Passate le convulsioni, cominciai a riprendermi. Avevo ancora la peretta in mano.
    “Sonia cara... ma ti sciogli subito appena te la toccano..!!”
    “Proprio come una ragazzina vero? Scusate, ma non mi era mai successo prima che fosse papa’ a toccarmela! Ora sono un po’ piu’ calma... chi mi da il culetto per primo?”
    “Vieni, riempi il mio per primo.” Dice mamma girandosi e curvandosi a gambe larghe appoggiata al tavolino.
    “Mamma.. avevi proprio ragione... te l’ha proprio fatto come una scimmia..!! Guarda com’e’ rosso e gonfio...mmmm... mi sa che oggi dovra’ rimanere a riposo. Papa’, guarda un po’ come l’hai combinata. Per castigo la cremina la metterai tu!” Poi facendo la seria, gli presi in mano l’uccello e gli misi un’abbondante dose di crema sulla cappella. Poi tenendolo in mano cominciai a spalmargliela sul buchetto usando il cazzo come pennello... ogni tanto spingevo sul buchetto tumefatto che tuttavia si apriva voglioso.
    “Piero... mi sembrava che non avessi un dito tanto delicato....!!”
    “Mmmm, mi sembra che non ti faccia poi tanto male...”
    “Si, brucia un pochino... ma non tanto da rinunciare a godermi la mia parte di cappellate... ecco, brava, spingi un piu’ dentro la punta.... Oooops.... e’ entrata tutta la cappella... tesoro... non potevi aspettare per vedere tua madre prenderselo nel culo eh? E tu non farti delle idee... la cappella e basta... per ora!”
    Mentre loro ghignavano glielo rimestai ancora un po’ dentro e poi lo tirai fuori sostituendolo con la cannula... un bel mezzo litro e mamma era pronta per il water. Riempii di nuovo la pera e fialmente sfilandomi il vestitino mi offrii a natiche aperte a mio padre.
    “Tesoro... proprio come me lo immaginavo... un culo fantastico con un buchetto tutto da mangiare. Non ti dispiace se te lo succhio un pochino vero?”
    “Papino, e’ tutto tuo.. accomodati pure!”
    Un’attimo e sentii il solletico dei suoi baffi sulle natiche e la sua lingua che dopo essere passata e ripassata sulla mia fessura ben aperta, si dedicava a leccarmi ogni pieghina del buchetto. Poi le sue labbra ci si chiusero attorno e me lo succhio’ davvero come un cioccolatino... che strana senzazione!! Il piacere mi fece rilassare e un’attimo dopo la sua lingua si spingeva tutta dentro forzando il mio sfintere che non opponeva resistenza. Oddio che bello!! Avevo tutta la lingua di papa’ nel culo! Mamma rientro’ in quel momento.
    “Piero... ma non ti si puo’ far vedere un buco senza che tu ci metta la lingua dentro! Ma sei proprio sai..!!”
    “Mamma... mmmmmm... non me lo avevi detto che papa’ fosse cosi’ bravo a leccare il buchetto....!!”
    “E’ proprio cosi’ che riesce a farsi perdonare le malefatte. Stamattina me lo sono fatto leccare per una mezz’oretta, visto come me l’aveva conciato! Forza, spostati tu che le faccio la peretta.”
    Il calore della sua lingua fu sostituito da quello del liquido che mamma mi spremette nel pancino invadendomi e riempiendomi di languore, ma non si diede per vinto e le sue dita passarono a stimolarmi il clito. Corsi in bagno e quando rientrai li trovai con lui piegato sulle sue ginocchia e lei che, liberamente, gli stantuffava due dita nel culo.
    “Mamma, ti stai vendicando eh?”
    “Ma che vendetta... al vecchio porco gli piace farsi lavorare il buco del culo. Non te lo avevo detto che era un vizioso?”
    “Si, me lo avevi accennato. Papa’.... sei pieno di sorprese!! Ma ti piace solo fartelo stuzzicare o fai anche da nido ai paduli..!!”
    “Certo che gli piacerebbe al porcello... mettesi a chiappe per aria e farselo infilare da tutti quelli che passano..!!
    “Si.. senti chi parla... e tu saresti li a succhiarteli prima e dopo..!!”
    “Embeh... siamo sposati no.. e dobbiamo dividerci tutto... doveri e piaceri. Non vorresti mica fare il porco tutto da solo vero?”
    “E come potrei... sei tu tesoro che mi spingi alla porcaggine’!”
    “Sapete sono davvero contenta che vi amiate tanto. Mamma, leva le dita che gli infilo la pera.”
    Papa’ stava giusto andando in bagno che arrivarono i ragazzi, beccandoci ancora con la pera in mano.
    “Hei.. cosa state combinando? Ciao nonna.. Massimo, vieni che la nonna e’ gia’ bella nuda! Dov’e’ il nonno?”
    “Wow... nonna..!! Lo aveva detto Diana che eri una figona!!”
    “Tesoro.. che complimento! Ma perche’ non ti spogli e mi fai vedere che effetto ti faccio?”
    “Giusto. Ragazzi... forza che e’ ancora calda. Mamma vuoi farglila tu?”
    “Certo. Bambini, venite qui dalla nonna che vi fa una bella peretta! Mmmmm... Massimo, che bel pisellone... vieni qui a farmelo assaggiare. Sonia non me lo avevi detto che Massimo era cosi’ ben fornito!!”
    “Assomiglia a suo padre.. per me e’ normale!”
    “E quello di papa’ e’ ancora un po’ piu’ grosso nonnina... e il nonno com’e’?”
    “Sei proprio una curiosona... girati e lo vedi da sola. Massimo caro... ecco... solo una succhiatina e poi mettiti sulle mie ginocchia. La bernarda te la faccio vedere dopo.”
    “Nonno!! Eccoti qua.... Sai che sembri piu’ giovane e bello... tutto nudo con l’uccello dritto...!! Aspetta che mi spoglio subito anch’io e ti faccio vedere la passerina. Te l’ha detto la nonna che me la sono fatta nuova nuova?”
    “Diana tesoro... come sono felice tu sia contenta. Mi sto sognando da ieri la tua passerina... e la nonna mi ha detto anche che da ieri sera sei entrata in affari e aperto la porta al traffico!”
    “Le porte nonno... le ho aperte tutte e due.... e spero proprio che saranno molto trafficate. Entrata libera per uccelli e affini..!! Eco, guarda, come ti sembra?”
    “Mmmm Diana... per una fichetta del genere mi metterei a far le capriole. Ecco, alza la gamba e fammela vedee tutta aperta! Ragazze.. che fichetta meravigliosa..!! ve lo ricordate quando anche le vostre erano cosi?”
    “E cosa vorresti dire... che ormai siamo passate di moda?”
    “Ecco che subito ti agiti. Le vostre fiche mature hanno tutti i pregi della maturita’. Anna... come potrei fare a meno del tuo ficone!! La fichetta di Diana mi ricorda i vecchi tempi e l’inesperienza che ci accompagnava. Eh vecchia... se avessimo saputo allora quello che sappiamo adesso..!!
    “Bravo nonno..!! Mostrami una leccata con esperiena mentre la nonna fa la peretta a Massimo. Oooooohhhh siiiiii... nonno... che lingua che hai..!! Siii, anche il culetto... leccamelo tutto!!”
    “Bravo, leccala cosi’ stai zitto. Massimo, adesso nonna ti prepara il buchetto. Ti piace il dito dentro?”
    “Si nonna... lo dicevo a mamma che in principio era strano, ma adesso mi piace sempre di piu’. Mmmmmm ... se lo muovi cosi’, su e giu’, e’ ancora piu’ bello..!!”
    “Ecco qua, bello di nonna... tutto il dito dentro... e come ce l’hai stretto!! Ecco.. e ora la peretta.. cosa ne dici?”
    “Ormai mi sto abituando... mamma ci tiene che siamo sempre profumati anche li’... in fin dei conti e’ piacevole, specie se ti massaggiano le palle come fai tu!”
    “Va bene... adesso vai. Piero... forza, molla il culetto di Diana.”
    “Mmmmm ... posso fargliela io se vuoi!’
    “Va be, ma datti una mossa... sto cominciando ad innervosirmi. Lo sai che quando mi gocciola ho bisogno di attenzioni!”
    “Mamma... dai che intanto che papa’ fa la peretta a Diana, noi cominciamo a leccarcela. Anche la mia sta gocciolando.”
    E cosi’, mentre mio padre si dedicava al culetto della nipote, io e mia madre ci sistemammo sul divano in un languido sessantanove. Niente furia... ce la lappavamo con calma, a lingua aperta, da cima a fondo, per il momento dimenticandoci di quello che succedeva in giro. Fu la voce di mio padre a risvegliarmi.
    “Sonia, spostati un po’ piu’ in qua e alzale bene la gambe, cosi’ Massimo si incula la vecchia... ed io lo infilo a te. Lo vuoi il cazzo di papa’ nel culetto vero?”
    “Oh si papa’ che lo voglio!! Non vedo l’ora di sentirmelo tutto dentro. Mamma... adesso avrai un posto in prima fila per assistere alla messa in culo di papa’ a sua figlia... mentre io assistero’ allo spettacolo del tuo culo aperto da tuo nipote.... mio figlio... Oddio mamma... come siamo porche! Dai, papa’ inculami... Dai Massimo, incula la nonna..... Forza che vogliamo godere!”
    Sul divano eravamo un po’ stretti ma... i buchi urlavano e i cazzi entrarono... In un’attimo il cazzo di mio padre mi stantuffava il culo con ardore mentre Massimo slargava il buco alla nonna. Mamma, tra una cappellata e l’altra, riusciva persino a slinguarmi il grilletto, tenendosi aggrappata alle mie gambe, mentre io tuffavo la bocca sulla sua fica spalancata mordicchiandole, senza pieta’, il clito eretto al massimo.
    “Gente siete troppo belli! Mmmmm... vediamo un po di capirci qualcosa in questo mucchio..!! Il nonno si sta inculando mamma, sua figlia... e li’ sotto c’e’ la nonna, sua madre, che sta cercando di leccarle la fica mentre lo sta prendendo in culo da mio fratello, suo nipote e, allo stesso tempo sua figlia, mia madre, le sta succhiando il grillettone... Chissa’ chi godra’ per primo? Ed io? Potrei giocare col culo del nonno e le sue palle che sbattono sulla faccia ella nonna. La nonna ha detto che gli piace farselo lavorare.. Nonno, cosa ne dici se ti masturbo un po’ l’ano?”
    “Che mi piacerebbe moltissimo tesoro..... ma se vuoi anche tu una ripassata al buchino, meglio aspettare o va a finire che sborro subito in culo a tua madre.”
    “Va bene nonno.. obbedisco e mi tocchero’ intanto la patatina mentre vi guardo... non e’ giusto pero’...!!!

    L’eccitazione era al massimo.. non ci volle molte perche’ io e mamma fossimo ridotte ad animaletti gaudenti con i nostri maschietti che ci sbattevano scambiandosi battute tra di loro, stimolati da Diana, vero diavoletto tentatore che cercava di infilare dita e lingua dappertutto e commentava i cazzi che entravano ed uscivano dai nostri buchi spalancati. Visto che l’avevamo lasciata per ultima, era decisa ad avere lei la sborra e percio’ stava attentissima che uno dei due non se ne venisse improvvisamente. Io e mamma eravamo completamente fuori. Il nostro mondo era concentrato nel nostro buchetto. L’essere inculate cosi’, assieme, dai nostri cari, elevava il piacere fisico all’ennesima potenza e non ci volle molto perche’ fossimo trascinate nel vortice del piacere dove un orgasmo si susseguiva all’altro, sempre piu’ forte, sempre piu’ irrefrenabile. Papa’ me lo spinse con forza in fondo mantenendolo fermo dentro mentre mi dimenavo selvaggiamete, con Massimo che cercava di imitarlo aggrappato con forza ai fianchi della nonna, vera cavalla imbizzarita. Urlava di piacere con la schiuma alla bocca. Fu un mio morso involontario alla sua fica a riportarla sulla terra.
    “A me adesso.... lo voglio anch’io nel culo..!!”
    Letteralmente Diana mi tolse il cazzo di mio padre dal culo per farselo infilare nel suo.
    “Ecco nonnino.... infilalo tutto nel mio culetto adesso... Ahi... fai piano... il mio e’ ancora strettino... oohh...uih... aaahhhh .... siiiii, che bello!! Come mi piace nel culo... dai nonno, adesso pompamelo per bene...!! E Massimo... non stare li’ con l’uccello per aria... vieni qui a farmelo succhiare!!”
    “Tua figlia ha preso proprio da noi, vero Sonia?”
    “Mamma, mi sa che ci batte di brutto... io alla sua eta’, a certe cose non le facevo mica..!”
    “Neanch’io le facevo, ma pensaci bene... se avesssimo potuto e se, sopratutto, avessimo avuto qualcuno che ci insegnasse..”
    “Verissimo... se solo tu e papa’ mi aveste portato a letto...”
    “..vorra’ dire che dovremo rifarci adesso!”
    “Vieni.. andiamo a vedere tua nipote che si fa inculare dal nonno!”
    “Sonia, tesoro... mi sto gia’ eccitando di nuovo! E guarda come spompina il fratello..!! Diana cara.. non vuoi lasciare un po’ di sborra alla nonna?”
    “Mmmmm... no.... mmmmm..! Voi avete goduto come porche e adesso tocca a me. Al massimo potrete succhiarvi quella che il nonno mi spruzzera’ nel culetto. Mi sa che e’ quasi pronto.”
    “E va bene egoista. Sonia.. il buchetto e’ mio, tu potrai pulirti l’uccello.”
    “Ah si? Ma se vuoi ciucciarti quella di tuo genero, quella di papa’ dovrai lasciarla a me!”
    “E quando arriva Franco?”
    “Dovrebbe essere gia’ qui!”
    Intanto che io e mamma discutevamo papa’ aveva preso a svangare Diana piu’ rapidamente, segno che l’orgasmo si avvicinava. Anche Massimo era li’.
    “Dai sorellina.. ancora una succhiata e te la do tutta.... oooohhh siii... ecco... ecco vengo... bevi... ooooohhhh mi fai morire...”
    “Ecco che arriva... ti riempio il culo.... tieni porcellina... ecco..!!
    Presa tra due fuochi Diana perse anche lei il controllo... mugolando selvaggiamente mentre inghiottiva la sborra del fratello, si irrigidi’ sotto gli ultimi colpi del nonno, cominciando a tremare convulsamente e, sollevata la testa emise un urlo bestiale mentre la sborra non inghiottita le colava ai lati della bocca. Un altro urlo e si accascio’ tremante sul letto.
    In un attimo le fummo entrambe addosso, baciandola e accarezzandola e, sopratutto, ripulendola della sborra che i nostri uomini le avevano lasciato addosso. Per finire ripulimmo anche i cazzi gocciolanti. Io quello di papa’ e mamma quello di Massimo. Franco scelse giusto quel momento per fare la sua entrata. Gia’ bello nudo ci presento’ il suo cazzo durissimo... di sicuro aveva assistito all’ultima scena, almeno in parte.
    “Mamma.. accomodati. Ti avevo promesso il cazzo di tuo genero. Datti da fare. Papa’, ragazzi, venite qui che ci godiamo la nonna che fa la porcella!”
    Un’attimo dopo eravamo tutti sul divano a guardare mia madre lanciata in un superbo pompino. Ero seduta tra mi padre e mio figlio... le mia mani che trastullavano i loro uccelli momentaneamente a riposo, mentre loro mi palpavano liberamente. Diana, accoccolata vicino al fratello, vibrava ancora dal suo ultimo orgasmo. Li’ davanti a noi mio marito si godeva il pompino della suocera.
    Decisamente la mia vita era cambiata...ed era bastato radermi la fichetta!!! Chissa’ dove saremmo arrivati!!
     
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  2. Maremoto2
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    Dio che bel gruppetto, perchè anch'io non sono nato così? Come vorrei tornare a casa e trovare la mia bambina porcellina che mi coccola, che mi bacia con la lingua e che....mi fermo altrimenti...
     
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  3. Lesbico1
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    ...Anche se mi sono fermato non sono stato forte. Mi sono fatto una gustosa sega pensando d'avere mia figlia che me lo succhiava. Tornerò !!!
     
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  4. Oleandro1
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    Mamma mia che porcelli, ma lo sapete che andrete all'inferno, perché non ascoltate la parola del Signore che vi mette nella retta via e non sulla via del retto.
     
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  5. Alemanno1
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    Non mi è piaciuto troppo sarà perché son un TdG
     
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  6. Fellone
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    Alemanno1 sei un TdG e ti è piaciuto poco? Allora datti da fare in casa perché le fine del mondo è prossima e la gente di questo racconto l'ha capito è sfrutta gli ultimi piaceri della vita. Capito, scopa,scopa, scopa anche tu ....
     
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  7. Fellone1
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    Alemanno1 sei un TdG e ti è piaciuto poco? Allora datti da fare in casa perché le fine del mondo è prossima e la gente di questo racconto l'ha capito è sfrutta gli ultimi piaceri della vita. Capito, scopa,scopa, scopa anche tu ....
     
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  8. Suo
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    Ho 60 anni...praticato l'incesto già da piccolina e da sposata...mia è [email protected]
     
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  9. mistretta3
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    Mi hai :P fatto venire tre volte
     
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